Nuove disposizioni da parte dell’INPS portano una notizia attesa da molte famiglie italiane: dopo i primi accrediti previsti per questo mese, è in arrivo un ulteriore pagamento dell’Assegno Unico.
Un’aggiunta che interesserà migliaia di beneficiari, con tempistiche differenziate in base alla situazione di ciascun nucleo familiare. Vediamo chi riceverà per primo l’importo e cosa cambia rispetto alle date abituali.
Chi sono i destinatari dell’Assegno Unico
L’Assegno Unico spetta alle famiglie con figli a carico. In particolare:
- famiglie con figli minorenni (dal 7° mese di gravidanza);
- figli maggiorenni fino a 21 anni che studiano, lavorano con reddito inferiore a 8.000 €/anno, cercano lavoro o svolgono un tirocinio o il servizio civile universale;
- figli con disabilità senza limiti di età.
L’accredito è mensile. INPS lo paga sull’IBAN indicato in sede di domanda. A differenza dell’Assegno di Inclusione, infatti, non c’è una carta prepagata ricaricata ad hoc. Questo perché la somma erogata a titolo di Assegno Unico non ha vincoli di spesa.
Nuova ondata di pagamenti a giugno
Le famiglie che percepiscono già regolarmente l’Assegno Unico e non hanno subito variazioni (es. ISEE, composizione del nucleo, ecc.) riceveranno l’accredito a partire dal 20 giugno.
Così ha specificato l’INPS nel messaggio n. 633 del 19 febbraio 2025, e così ha confermato il Fascicolo Previdenziale quando è apparsa la prima data di pagamento di giugno.
Adesso è comparsa la seconda data di accredito:
INPS ha disposto nuovi pagamenti dell’Assegno Unico per lunedì 23 giugno. L’attesa è più lunga per via del weekend. Anche in questo caso, l’appuntamento riguarda coloro che non hanno subito variazioni di importo. È possibile che altre date escano anche nelle prossime ore.
Chi invece a giugno ha diritto a un importo diverso dal solito o alla prima rata in assoluto dovrà attendere gli ultimissimi giorni del mese prima di riscuotere.
Come controllare il pagamento
Per verificare lo stato dell’accredito bisogna:
- Accedere al sito INPS o all’app mobile con SPID/CIE/CNS.
- Nella sezione “Assegno unico e universale” visualizzare gli accrediti, importi e conguagli.
- In caso di dubbi, è consigliato contattare il CAF o patronato.
Ricordiamo infine che chi aggiorna l’ISEE entro il 30 giugno ha diritto all’importo pieno mensile dell’Assegno Unico più al recupero degli arretrati. Al contrario, chi non lo aggiorna rischia di ricevere solo l’importo minimo, perdendo i conguagli.
