Si è chiusa senza esito la riunione del 2 luglio tra ARAN e sindacati rappresentativi per il rinnovo del contratto collettivo nazionale del comparto Enti Locali (triennio 2022‑2024).
Le parti restano distanti sui temi chiave, e ogni sigla ha diramato un comunicato separato, segno di un confronto ancora molto lontano da un’intesa condivisa.
CGIL e UIL: “Aran ha interrotto la trattativa, noi restiamo propositivi”
Secondo Fp Cgil e Uil Fpl, l’ARAN avrebbe interrotto la trattativa per il rinnovo del Ccnl Enti locali dopo un incontro giudicato deludente. A testimonianza di ciò, i due sindacati definiscono la propria posizione attiva, ma denunciano la mancanza di risorse reali sul tavolo.
Dal comunicato si legge: “Mentre Fp Cgil e Uil Fpl hanno illustrato opzioni e soluzioni in grado di rispondere alle esigenze reali di lavoratrici e lavoratori, Aran ha presentato una proposta che si muove nell’ambito delle risorse già stanziate, e che non risolve il problema salariale.”
La proposta dell’ARAN, infatti, prevede uno spostamento delle risorse dall’indennità di comparto allo stipendio tabellare e una riduzione corrispondente del fondo delle risorse decentrate.
Secondo Fp Cgil e Uil Fpl si tratta di somme insufficienti a coprire l’inflazione e che non garantiscono valorizzazioni realistiche né progressioni di carriera. “L’operazione sarebbe valsa da un massimo di 17 euro lordi per i funzionari a 11 euro lordi per gli operatori sul salario tabellare già percepito in altra forma e che rischia di avere un saldo negativo dovendo compensare i maggiori oneri riflessi. Per noi la proposta è totalmente insufficiente. Occorrono fondi certi aggiuntivi per un contratto giusto e dignitoso per tutti” si legge nel comunicato.
CISL vuole firmare il Ccnl Enti locali
La Cisl Fp, pur registrando le difficoltà evidenziate, mette invece in risalto l’urgenza di chiudere l’intesa. Nel suo comunicato si legge che la trattativa si protrae da oltre un anno e che, dopo circa 13 incontri, è tempo di dare risposte concrete ai lavoratori:
“Per la CISL FP il rinnovo del contratto collettivo rappresenta l’unica strada per dare risposte concrete e migliorative, sia in termini salariali che normativi, scongiurando atti unilaterali da parte del Ministro. Nell’attuale contesto, con risorse già stanziate dalla legge di bilancio e con l’inflazione che continua a erodere il potere d’acquisto, ogni ulteriore ritardo nel negoziato produce un danno evidente: per le lavoratrici e i lavoratori dei Comuni, delle Province, delle Città Metropolitane e delle Regioni si traduce in una perdita secca in busta paga e nel mancato accesso a tutele, diritti e strumenti di valorizzazione professionale già definiti nella bozza di contratto.”
“Dopo mesi di stallo – continua la nota – è il momento di superare l’impasse e concludere la stagione 2022-2024, per aprire subito quella del triennio 2025-2027.”
ARAN: “Nulla di fatto, mancano le condizioni per un accordo condiviso”
La risposta dell’ARAN non ha tardato ad arrivare. Al margine dell’incontro, il presidente Antonio Naddeo ha dichiarato:
“Registriamo con rammarico l’impossibilità di concludere positivamente una trattativa che Aran ha portato avanti con spirito costruttivo, senso istituzionale e rispetto per il lavoro degli enti locali. La nostra nuova proposta dà un ulteriore incremento agli stipendi e inizia un processo di accorpamento dell’indennità ente nello stipendio, valorizzando, anche attraverso il superamento del tetto al trattamento accessorio, il lavoro di migliaia di dipendenti del Comparto. Rimaniamo disponibili al confronto, ma ogni ipotesi di accordo deve fare i conti con i vincoli di bilancio e la sostenibilità finanziaria delle risorse pubbliche. Occorre senso di responsabilità per non penalizzare ulteriormente il comparto, che rischia di restare indietro rispetto agli altri settori pubblici già rinnovati”.
Se Fp Cgil e Uil Fpl dovessero rimanere sulle loro posizioni, il contratto non potrà quindi essere concluso. Perché, stando a quanto detto dal presidente, al momento stanziare nuove risorse sembra fuori discussione.
Ccnl Enti Locali: prossimo incontro il 30 luglio
Il fatto che Cgil, Uil e Cisl abbiano emesso comunicati separati evidenzia la distanza di vedute: non c’è un fronte unico, né un consenso tra le principali sigle. L’assenza di un comunicato unitario sottolinea la frattura, anche nel metodo di confronto sul merito.
Il prossimo incontro è fissato per il 30 luglio. Nel frattempo, il confronto resta apertissimo: “Poiché passerà quasi un mese dal nuovo incontro ci auguriamo che ARAN usi questo periodo per trovare con il Governo le risorse necessarie a chiudere un contratto che dia una vera risposta all’emergenza salariale” hanno concluso Fp Cgil e Uil Fpl.