Dopo oltre otto mesi di stallo, riparte la trattativa per il rinnovo del contratto nazionale dei metalmeccanici, scaduto lo scorso 30 giugno. Il confronto era fermo da novembre 2024 a causa delle posizioni di Federmeccanica e Assistal rispetto alle richieste di Fim, Fiom e Uilm.
La riapertura è stata possibile grazie alle 40 ore di sciopero e alle numerose mobilitazioni che hanno coinvolto lavoratrici e lavoratori in tutto il Paese.
Le prossime date già fissate
Il tavolo negoziale si è riunito oggi nella sede di Confindustria a Roma. Le parti hanno deciso di riprendere il confronto a partire da settembre, con tre incontri già calendarizzati:
- 11 settembre 2025
- 18 settembre 2025
- 25 settembre 2025
In queste giornate si entrerà nel merito di tutti i punti della piattaforma sindacale, senza pregiudiziali.
Federmeccanica con il nuovo presidente Bettini
L’incontro ha segnato anche l’esordio del nuovo presidente di Federmeccanica, Simone Bettini, che ha preso il posto di Visentin. Presente al tavolo anche il direttore generale Stefano Franchi. Un segnale di apertura e rinnovato impegno per sbloccare una trattativa che interessa oltre 1,5 milioni di lavoratori metalmeccanici.
Per Fim Fiom e Uilm erano presenti i segretari generali: Ferdinando Uliano, Michele De Palma, Rocco Palombella.
Sindacati: “Ora serve accelerare”
Fim, Fiom e Uilm hanno ribadito la centralità del rinnovo del contratto nazionale per garantire un adeguato aumento dei salari, tutelare le professionalità e sostenere la competitività del settore in un momento di forte incertezza per effetto dei dazi e della crisi geopolitica.
Il segretario generale della Fiom, Michele De Palma, ha parlato di un “momento decisivo” per entrare finalmente nel merito delle richieste sindacali. Per la Fim-Cisl, il leader Ferdinando Uliano ha chiesto un “cambio di passo concreto”, sottolineando che non si possono più disattendere le aspettative dei lavoratori e che serve una trattativa stabile, senza interruzioni.
Il rinnovo del CCNL è considerato uno strumento strategico per valorizzare le competenze e affrontare le sfide del settore, in un contesto industriale che deve guardare al futuro.