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Bonus Extra da 540 euro in Busta Paga per 2.700 Lavoratori del Settore Sanitario

Approvato un accordo milionario destinato al personale sanitario pubblico. A beneficiarne saranno medici, infermieri, OSS, tecnici e amministrativi, con una pioggia di fondi pensata per premiare chi lavora nei reparti più complessi e nelle aree dove la carenza di personale è cronica.

Sul piatto ci sono 2 milioni e 80 mila euro che serviranno anche a stanziare un bonus una tantum da 540 euro medi. Con l’intenzione di farlo diventare strutturale.

In Friuli Venezia Giulia vanno 2 milioni alla sanità

Siamo in Friuli Venezia Giulia, dove la giunta regionale ha sottoscritto un’intesa che mette a disposizione oltre 2 milioni di euro per il 2025, da destinare al personale delle aziende sanitarie pubbliche.

L’accordo nasce da un confronto tra Uil Fpl e Nursind con la Direzione Strategica di ASU FC e punta a valorizzare il lavoro svolto ogni giorno nei reparti più delicati, come i pronto soccorso, i 118 e le strutture per l’urgenza territoriale. Ma intende anche riconoscere l’impegno di tutto il comparto sanitario e della dirigenza medica.

L’intesa è il proseguimento dell’accordo già raggiunto a giugno dopo l’approvazione della Delibera Regionale 826/2025, che prevedeva l’aumento delle indennità per i turni notturni e la pronta disponibilità.

A chi spettano gli importi: focus sui reparti dimenticati

Una fetta importante delle risorse sarà destinata proprio a quei reparti che spesso vengono definiti “dimenticati” perché, pur essendo cruciali, restano in carenza cronica di personale e in zone periferiche.

In particolare, l’accordo punta a premiare e a riconoscere gli sforzi di chi lavora nei reparti di cure intermedie: Medicina, Hospice e Centri di Salute Mentale, in cui spesso si registrano le maggiori criticità.

Andranno:

  • 1.644.177 euro alle sedi decentrate (come Tolmezzo, Latisana e Tarvisio);
  • 435.512 euro per finanziare azioni di benessere aziendale.

Bonus una tantum da 540 euro e welfare

Saranno circa 2.700 i lavoratori che riceveranno il bonus previsto, con un importo medio di circa 540 euro a testa, erogato una sola volta.

I sindacati, però, sottolineano che si tratta solo di un intervento temporaneo. Uil Fpl e Nursind chiedono con decisione che queste risorse vengano rese strutturali a partire dal 2026, per garantire maggiore stabilità a chi opera ogni giorno nei reparti più difficili.

L’accordo include anche un fondo specifico per il welfare aziendale, con oltre 435 mila euro stanziati per misure di supporto economico ai dipendenti, con un’attenzione particolare per chi ha figli tra 0 e 6 anni.

Questa iniziativa rappresenta un primo passo concreto verso una migliore conciliazione tra lavoro e vita privata, oltre che un segnale di attenzione al benessere di chi lavora nel sistema sanitario.

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