La mini call veloce è la procedura straordinaria con cui gli insegnanti possono accedere a incarichi annuali o fino al termine delle attività didattiche, sui posti rimasti liberi dopo le nomine ordinarie.
Si tratta di un passaggio determinante, ma anche delicato, perché il termine per presentare la domanda è fissato al 19 agosto. Manca davvero poco. Si tratta di scadenza che lascia pochissimo margine e che può comportare conseguenze pesanti in caso di errore o dimenticanza.
Rischio di esclusione totale
Il primo pericolo è la decadenza. Chi non inoltra la domanda entro il 19 agosto viene escluso in automatico dalla procedura e non potrà ricevere incarichi tramite la mini call. Non ci sono proroghe né possibilità di rientrare successivamente: basta un ritardo di poche ore per perdere del tutto la possibilità di ottenere una supplenza in questa fase.
Rischio legato alle preferenze
Un altro aspetto critico riguarda la compilazione della domanda. L’assegnazione dei posti avviene in base alla posizione in graduatoria e alle preferenze indicate. Un ordine errato o la scelta di poche province e scuole riducono le possibilità di essere convocati e possono comportare incarichi molto lontani o addirittura nessuna nomina. La responsabilità ricade interamente sul docente.
Rischio dei tempi tecnici
La finestra temporale è molto ristretta e cade in pieno periodo estivo. Chi è in vacanza o ha problemi di connessione rischia di non riuscire a completare correttamente la domanda. Inoltre, il sistema telematico può rallentare nelle ultime ore a causa dell’alto numero di accessi, con il pericolo di non riuscire a finalizzare l’invio.
Rischio dell’assegnazione automatica
La procedura è completamente informatizzata e non ammette correzioni. Una volta inoltrata, la domanda non può essere modificata. Un errore nella compilazione porta a incarichi indesiderati o difficilmente gestibili, che il docente sarà comunque tenuto ad accettare.



