Dal 15 settembre l’INPS ha avviato l’invio di un SMS ai percettori dell’Assegno di inclusione. Nel messaggio l’Istituto segnala la disponibilità di una videoguida dedicata, accessibile dal portale e dal canale YouTube istituzionale. L’obiettivo è fornire istruzioni chiare su come mantenere il diritto alla prestazione ed evitare errori che possono portare alla sospensione o alla revoca.
Ecco il testo dell’SMS in arrivo:

I punti chiave illustrati dall’INPS
Ecco uno dei passaggi chiave della video guida disponibile sul canale Youtube istituzionale di INPS:

Nella videoguida vengono richiamati alcuni adempimenti imprescindibili. Tra questi:
- la presentazione di un ISEE valido e aggiornato, da rinnovare ogni anno;
- la comunicazione immediata delle variazioni del nucleo familiare tramite modello RdC-Com ADI;
- l’obbligo di segnalare eventuali rapporti di lavoro o nuove entrate economiche;
- la partecipazione ai percorsi personalizzati di inclusione sociale e lavorativa definiti dai servizi territoriali.
Il mancato rispetto di queste condizioni comporta, secondo quanto ribadito dall’INPS, la decadenza dal beneficio.
La funzione della videoguida
Lo strumento multimediale non si limita a un elenco di regole: attraverso animazioni e spiegazioni passo per passo, mostra concretamente come procedere in caso di variazioni anagrafiche, cambiamenti reddituali o nuove assunzioni. Viene inoltre chiarito che i controlli dell’Istituto sono automatici e incrociati con altre banche dati, quindi eventuali omissioni nelle comunicazioni non possono essere sanate in ritardo.
La videoguida è pensata per accompagnare il cittadino in situazioni pratiche e ridurre il rischio di errori formali o dimenticanze.
Perché l’INPS insiste sulla corretta informazione
Con la nota ufficiale del 18 settembre, l’INPS sottolinea che l’Assegno di inclusione non è solo una misura economica, ma prevede precisi impegni. L’invio dell’SMS e la diffusione della videoguida mirano a rendere più consapevoli i beneficiari. L’Istituto chiarisce che la fruizione corretta del sostegno dipende dalla collaborazione attiva delle famiglie, che devono rispettare scadenze e obblighi comunicativi per non perdere l’erogazione mensile.



