HomeEvidenzaPensioni 2026, in Arrivo la Rivalutazione: Uscita la Prima Ufficialità

Pensioni 2026, in Arrivo la Rivalutazione: Uscita la Prima Ufficialità

Nel 2026, come ogni anno, scatterà la rivalutazione delle pensioni per adeguare gli importi al costo della vita. Tuttavia, per sapere con precisione quanto aumenteranno le pensioni, bisognerà attendere l’approvazione del Decreto del Ministero dell’Economia, come ogni anno.

L’aliquota di rivalutazione viene calcolata sulla base della variazione dei prezzi rilevata dall’ISTAT, ma il valore definitivo sarà fissato solo con la manovra economica. Un primo orientamento emerge già dal Documento programmatico di finanza pubblica (DPFP) reso noto qualche giorno ga.

Rivalutazione delle pensioni: cos’è e come funziona

La rivalutazione delle pensioni è un meccanismo automatico previsto dalla legge per:

  • Tutelare il potere d’acquisto dei pensionati.
  • Adeguare gli importi alle variazioni dell’inflazione.
  • Applicare l’indice ISTAT di riferimento.

Si applica a tutte le pensioni (vecchiaia, invalidità, reversibilità, ecc.), ma con modalità diverse a seconda dell’importo percepito (pensione minima, media, alta).

L’aumento è proporzionale all’andamento dei prezzi al consumo. Se l’inflazione sale, anche gli assegni vengono adeguati verso l’alto. Per questo motivo, la rivalutazione varia di anno in anno.

Un primo segnale dal documento programmatico di finanza pubblica

Una prima idea sull’ammontare della rivalutazione delle pensioni nel 2026 arrivano dal documento programmatico di finanza pubblica (DPFP), il documento con cui il Governo indica le linee guida della manovra economica.

Nel DPFP 2025 emergono:

  • le prime stime sull’inflazione ISTAT per il 2026;
  • le indicazioni sull’aliquota provvisoria per la rivalutazione delle pensioni;
  • le risorse disponibili per eventuali interventi aggiuntivi sugli assegni più bassi.

Pensioni minime: confermata la rivalutazione straordinaria dell’1,3%

Già si sa, comunque, che anche per il 2026, come già avvenuto nel 2025, le pensioni minime godranno di una rivalutazione aggiuntiva straordinaria dell’1,3%.

Questa rivalutazione si somma alla rivalutazione ordinaria (in fase di definizione) e rappresenta un intervento a tutela dei pensionati più fragili, che rischiano maggiormente la perdita di potere d’acquisto.

Riguarda però solo gli assegni al di sotto della soglia minima stabilita per legge. Tutti gli altri, infatti, godranno della sola rivalutazione ordinaria. Questa dovrebbe attestarsi intorno all’1,6%: per conoscerla con esattezza bisognerà aspettare il Decreto del Ministero dell’Economica. Ma le prime indicazioni ufficiali arrivano dal Documento programmatico di finanza pubblica. Se tale aliquota venisse confermata, l’aumento delle pensioni per il 2026 sarebbe superiore a quello del 2025, quando si fermò a +0,8%

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