Le sorti della Global Sumud Flotilla, la missione umanitaria diretta a Gaza, potrebbero avere conseguenze dirette anche in Italia. Da giorni infatti i sindacati Usb e Cgil hanno annunciato che, qualora le navi venissero attaccate o bloccate dalle forze israeliane, scatterà uno sciopero generale immediato in tutti i settori, pubblici e privati.
La connessione tra la mobilitazione sindacale e la missione nasce dal fatto che a bordo della Flotilla viaggiano anche cittadini e lavoratori italiani. Un’eventuale aggressione, quindi, verrebbe considerata dai sindacati un atto che mette in pericolo diretto la vita e la sicurezza di lavoratori impegnati in un’azione umanitaria riconosciuta a livello internazionale.
Quando arriva la Flotilla a Gaza?
La Flotilla, composta da 51 imbarcazioni e circa 500 attivisti, lascerà domenica 28 settembre alle ore 11:00 le acque territoriali greche per dirigersi verso la Striscia di Gaza. Dopo una serie di guasti meccanici che hanno costretto alcune navi a fermarsi sulle coste elleniche, la missione ha confermato di essere pronta a riprendere la navigazione. Secondo le stime degli organizzatori, l’ingresso nelle acque controllate da Israele dovrebbe avvenire tra il 3 e il 6 ottobre.
Tensione crescente nel Mediterraneo
L’ultimo tratto del viaggio è il più delicato. Gli attivisti temono un intervento militare e chiedono una “sorveglianza globale” per prevenire incidenti o attacchi. Il rischio è concreto: operazioni simili, negli anni passati, erano state intercettate con la forza dalla marina israeliana.
Pronti Usb e Cgil: “Blocchiamo tutto”
Proprio per questo motivo, Usb ha già proclamato lo stato di agitazione permanente e preannunciato un possibile sciopero generale “senza preavviso”. Anche la Cgil attraverso le parole di Maurizio Landini, ha annunciato che in caso di aggressione scatterà uno sciopero generale immediato di tutti i comparti.
La Cisl, fino ad ora defila, ha confermato che non prenderà iniziative di questo tipo.
Diversa è la situazione della Uil, il sindacato di Via Lucullo finora non ha preso una posizione netta, ma la base – piuttosto divisa – e i territori scalpitano perchè ci si unisca all’iniziativa della Cgil.
Una settimana decisiva per la proclamazione di Sciopero
L’avvicinamento della Flotilla tra il 3 e il 6 ottobre sarà quindi decisivo. Senza una mediazione internazionale, l’Italia potrebbe assistere a un blocco improvviso di trasporti, scuole, fabbriche e uffici pubblici: uno sciopero politico di portata nazionale, che le sigle promotrici intendono come risposta simbolica e concreta contro la violenza e in difesa del diritto umanitario.
La data da segnare in rosso sul Calendario potrebbe essere quindi il venerdì 3 ottobre, oppure in caso di attacco improvviso anche in acque internazionali, anche i giorni precedenti.
