Il riallineamento della carriera è un procedimento automatico che consente di correggere ritardi o errori nel riconoscimento degli scatti stipendiali e degli avanzamenti economici a Docenti e ATA.
Non richiede una domanda da parte del dipendente, ma spetta all’amministrazione procedere in modo tempestivo.
Negli ultimi mesi, molte segreterie scolastiche hanno avviato una serie di riallineamenti dopo anni di attesa, portando in alcuni casi a arretrati molto consistenti. Tuttavia, quando l’operazione arriva troppo tardi, il rischio è quello di perdere parte delle somme dovute a causa della prescrizione.
Le inefficienze delle segreterie scolastiche e i danni per i lavoratori
La normativa stabilisce che il diritto agli arretrati stipendiali si prescrive dopo cinque anni.
In altre parole, se il riallineamento della carriera viene disposto dopo un lungo periodo e non risultano atti che interrompono la prescrizione — come una diffida scritta o una richiesta protocollata — gli arretrati più vecchi non vengono più riconosciuti.
Molte segreterie scolastiche operano in condizioni difficili: organici ridotti, carichi di lavoro elevati e software gestionali complessi. Tuttavia, le inefficienze interne non possono ricadere sui dipendenti.
Il risultato è che docenti e ATA perdono migliaia di euro semplicemente perché gli uffici non riescono a completare in tempo le pratiche di ricostruzione o riallineamento della carriera.
Si tratta di un problema sistemico che coinvolge migliaia di scuole in tutta Italia e che richiede interventi strutturali, maggiore formazione del personale amministrativo e un potenziamento degli organici.
Come evitare di perdere gli arretrati per prescrizione
Per tutelarsi da possibili perdite economiche, il personale scolastico può adottare alcune precauzioni fondamentali:
- Controllare regolarmente la propria carriera e gli scatti stipendiali maturati;
- Richiedere per iscritto chiarimenti in caso di ritardi, protocollando ogni comunicazione;
- Interrompere la prescrizione inviando una diffida formale alla scuola o all’Ufficio Scolastico;
- Consultare sindacati o legali specializzati per assistenza e supporto nella gestione delle pratiche;
- Richiedere accesso agli atti per verificare la presenza di documenti nel fascicolo personale.
Questi passaggi, se compiuti per tempo, possono salvare anni di arretrati che altrimenti andrebbero perduti.



