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Contratto Scuola, FLC CGIL e CISL Scuola divise sugli Aumenti: 47 euro o 300 euro? Due visioni opposte sul Rinnovo

Il tavolo di confronto all’Aran del 9 ottobre ha portato in luce i numeri ufficiali sul rinnovo del Contratto Scuola 2022/2024. L’Agenzia che rappresenta la pubblica amministrazione nelle negoziazione con i sindacati, ha illustrato incrementi medi del 5,78% della retribuzione, a cui si aggiunge un ulteriore 0,22% per il salario accessorio, per un totale complessivo del 6%.
Tradotto in cifre, significa 136,85 euro medi mensili lordi per 13 mensilità, ma come precisato dall’Aran e confermato anche dai sindacati, gran parte di queste somme è già stata percepita attraverso l’Indennità di Vacanza Contrattuale (IVC) e l’Anticipo Contratto. Che significa? Che quando sarà firmato il rinnovo gli aumenti reali nel cedolino saranno davvero minimi.

Per il personale docente, gli arretrati medi ammontano a circa 1.516 euro, mentre per il personale ATA la cifra stimata è di 1.138 euro (per verificare gli importi netti per ogni qualifica Docente e ATA clicca qui). È inoltre previsto un una tantum da 142 euro lordi, in applicazione del Decreto Legge 127/2025.

FLC CGIL: “In busta paga solo 47 euro veri”

Per la FLC CGIL, gli aumenti reali si riducono drasticamente.
«L’aumento effettivo in busta paga si aggirerà attorno ai 47 euro medi lordi – spiega la Federazione uscita vittoriosa dalle elezioni RSU dello scorso aprile – perché oltre il 60% delle risorse è già stato anticipato. Con questi numeri non si recupera il potere d’acquisto perso negli ultimi anni».
Il sindacato guidato da Gianna Fracassi considera quindi insufficienti le risorse e invita il Governo a stanziare nuovi fondi nella prossima Legge di Bilancio, pena il mancato accordo. D’altronde Docenti e ATA stanno già godendo, con gli anticipi nel cedolino, della gran parte degli aumenti stanziati.

CISL Scuola: “Chiudere ora il contratto così arrivano 300 euro”

Diversa la linea della CISL Scuola, che chiede di firmare entro dicembre 2025 per consentire l’erogazione immediata di arretrati e aumenti. In realtà non arriverebbero comunque a dicembre perchè dopo l’eventuale firma c’è tutta la trafila della registrazione e dei passaggi amministrativi che porta all’erogazione da parte di NoiPA (in media 2-3 mesi di attesa).
Secondo la CISL, tra la chiusura del CCNL 2022/24 e il prossimo 2025/27, i lavoratori potrebbero arrivare a 300 euro mensili di incremento.
«Meglio chiudere subito e garantire risorse certe, poi si discuterà del contratto successivo», è la posizione del sindacato.

Scuola divisa tra due strategie opposte

Al momento, il fronte sindacale del comparto scuola appare diviso.
Da una parte la FLC CGIL, che chiede di attendere e ottenere più risorse per un contratto più equo. Sulla stessa linea Uil Scuola che spinge per avere una anticipazione delle risorse già stanziate per la tornata successiva. Dall’altra la CISL Scuola, che spinge per un approccio più pragmatico, e si mostra favorevole a firmare subito e incassare quanto disponibile.
Una spaccatura che riflette due visioni contrapposte: meglio attendere più soldi e nel frattempo godere degli “anticipi stipendiali”, o meno soldi ma subito in busta paga con il carico degli arretrati.


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