Il dibattito sul taglio dell’orario di lavoro settimanale a parità di stipendio entra nel vivo. E viene proprio da alcuni esponenti della maggioranza che compone il Governo Conte e potrebbe finire nel pacchetto della prossima Finanziaria.
Ad anticiparlo è il quotidiano La Stampa in Edicola oggi:
“la misura funzionerebbe così: l’impresa chiede aiuto al governo per ridurre l’orario di lavoro dei dipendenti, risparmia e contestualmente assume nuove figure. I lavoratori mantengono la busta paga invariata grazie al rimborso di Bruxelles e magari possono dedicare il tempo risparmiato alla formazione o alla famiglia. L’idea è associare questo strumento alla decontribuzione sulle assunzioni”.
Dunque, in attesa di conoscere anche il punto di vista delle Parti sociali che rappresentano imprese e lavoratori, nel Governo prendono corpo le idee di varare un riforma dell’orario settimanale legale utile per favorire una migliore “convivenza“ con l’emergenza Covid19 nei luoghi di lavoro, che potrebbe contare sulle risorse del fondo SURE pari a 27,4 miliardi di euro già utilizzato per ammortizzatori sociali e altri intervento di sostegno al reddito.
(Nella foto il Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte)