Si avvicinano le scadenze per la presentazione delle domande di permesso per il diritto allo studio 2026, meglio conosciuti come 150 ore, riservati al personale docente e ATA.
In queste settimane, diversi Uffici Scolastici Regionali e Provinciali stanno pubblicando i propri avvisi ufficiali con termini e modalità per l’invio delle istanze, che variano a seconda della regione di servizio.
La misura consente al personale della scuola di usufruire di permessi retribuiti per la frequenza di corsi universitari, master, percorsi di specializzazione, corsi abilitanti o altre attività formative riconosciute come utili alla crescita professionale.
Cosa prevedono i permessi
Il permesso per il diritto allo studio consente ai lavoratori del comparto scuola di disporre di 150 ore annue, da utilizzare per la frequenza di attività didattiche e per sostenere esami. I permessi sono compatibili con il normale orario di servizio, ma devono essere richiesti in anticipo e giustificati da una documentazione ufficiale.
Le ore possono essere utilizzate, ad esempio, per:
- seguire lezioni universitarie o di corsi di laurea;
- frequentare corsi abilitanti o di specializzazione sul sostegno;
- partecipare a master, dottorati o percorsi post-universitari;
- svolgere esami o attività legate al conseguimento di titoli di studio riconosciuti.
Come e quando presentare la domanda
Le modalità di presentazione della domanda sono stabilite dai singoli Uffici Scolastici, che stanno pubblicando in questi giorni gli avvisi con tutte le istruzioni operative.
Generalmente, la richiesta deve essere presentata entro il 15 novembre, ma in alcune regioni la scadenza è anticipata o posticipata di qualche giorno.
Le istanze vanno inviate tramite PEC o attraverso la segreteria della scuola di servizio, allegando:
- il modulo di domanda compilato;
- un’autocertificazione di iscrizione al corso di studi;
- la dichiarazione di frequenza o il piano delle attività formative previste.
A chi spettano i permessi
Possono richiedere i permessi per il diritto allo studio:
- docenti di ruolo e precari con contratto annuale o al 30 giugno;
- personale ATA con contratto a tempo indeterminato o determinato fino al termine delle attività didattiche;
- lavoratori part-time, che avranno un monte ore proporzionato al proprio orario di lavoro.
Non possono invece presentare domanda i supplenti brevi o con contratti inferiori alla durata dell’anno scolastico.
Scadenze e consultazione degli avvisi
Ad oggi, hanno pubblicato gli avvisi i seguenti Uffici:
ABRUZZO
L’Aquila, Chieti e Pescara, Teramo
BASILICATA
CAMPANIA
EMILIA ROMAGNA
LAZIO
LOMBARDIA
MARCHE
MOLISE
PUGLIA
SARDEGNA
Domanda
SICLIA
Caltanissetta ed Enna, Catania, Messina
UMBRIA
Domanda



