I docenti in pensione dall’anno scolastico 2021/2022 all’anno scolastico 2024/2025 hanno diritto agli arretrati del Contratto Scuola rinnovato? E se s, di quanto si parla?
Docenti in pensione negli anni 2022 e 2023
I docenti che sono andati in pensione nel biennio 2022-2023 non hanno diritto ad alcun arretrato.
Il Governo Meloni non ha stanziato in bilancio alcun beneficio per il bienni e i docenti devono accontentarsi dell’indennità vacanza contrattuale, pari allo 0,5% dello stipendio tabellare, peraltro già percepita, e dell’assegno temporaneo dell’1,5% calcolato sempre sul tabellare, percepito nell’anno 2023.
Arretrati Contratto Scuola a partire dal 2024
Ecco cosa percepiranno i docenti in pensione dal 1° settembre 2024:

Come possiamo notare dalla tabella, i docenti in pensione nell’anno 2024 avranno arretrati bassissimi, da 111 al 183 euro. Perché?
A dicembre 2023, in applicazione del Decreto Anticipi varato il 18 ottobre dello stesso anno, il Governo dispose che fosse liquidato un importo pari 6,7 volte la vacanza contrattuale per 13 mensilità a valere per l’anno 2024.
Si trattava di un anticipo del contratto per un anno intero che doveva essere recuperato quando il contratto fosse stato firmato.
Gli importi riportati, pertanto, sono tutti al netto dell’anticipo.
Applicazione del Contratto Scuola ai docenti in pensione dal 1° settembre 2025
Per i docenti in pensione dal 1° settembre 2025, gli importi degli arretrati sono più alti:

Anche in questo caso è stato recuperato l’anticipo del contratto erogato nel 2023 e anche l’indennità vacanza contrattuale.
Niente “Una Tantum” per i docenti pensionati
I docenti pensionati non hanno diritto all’una tantum di 111 euro prevista dal Contratto Scuola.
L’importo sarà erogato, esclusivamente, al personale in servizio.



