Dopo le firme per Funzioni Centrali, Difesa e Sicurezza, Sanità, Enti Locali e Scuola, arriva anche l’atteso via libera al nuovo contratto dei dirigenti delle Funzioni Locali.
L’11 novembre scorso l’Aran (Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni) e le organizzazioni sindacali rappresentative hanno infatti siglato l’ipotesi di CCNL 2022–2024, che interessa circa 13.000 dirigenti tra enti territoriali, PTA (professionali, tecnici e amministrativi) e segretari comunali e provinciali.
Un’intesa che rafforza la componente economica fissa, introduce nuove tutele e consolida il percorso di rinnovi tempestivi nella pubblica amministrazione.
Quanti sono i dirigenti coinvolti dal rinnovo
Il rinnovo del CCNL dell’area dirigenziale degli Enti Locali interessa complessivamente 13.000 figure, così suddivise:
- 5.500 dirigenti delle Funzioni Locali,
- 5.200 dirigenti PTA,
- 2.300 Segretari comunali.
Non è stato firmato da Fp Cgil.
Aumenti e arretrati: quanto guadagnano i dirigenti locali
Per i dirigenti delle funzioni locali, in relazione al triennio 2022–2024, il nuovo contratto prevede:
- incrementi medi di 444 euro al mese per tredici mensilità,
- con arretrati fino a 9.100 euro.
Si tratta di un intervento economico significativo, destinato a ridurre il divario retributivo rispetto alla dirigenza di altri comparti pubblici.
Oltre due terzi delle risorse economiche sono destinate alle voci fisse della retribuzione, rafforzando la stabilità del trattamento economico e garantendo maggiore certezza nel tempo.
Il resto delle risorse potrà invece finanziare welfare integrativo e altre misure di valorizzazione professionale, nel rispetto del quadro fiscale vigente.
Le novità normative: più tutele, formazione e welfare
Accanto agli aspetti economici, il contratto introduce diverse novità normative mirate a migliorare la qualità del lavoro dirigenziale e la tutela delle persone. Tra le principali innovazioni:
- Rafforzamento delle tutele sanitarie, con particolare attenzione alle terapie salvavita per gravi patologie.
- Patrocinio legale garantito in caso di aggressioni o procedimenti legati all’attività lavorativa.
- Introduzione di politiche di “age management”, per valorizzare l’esperienza e favorire la gestione sostenibile dell’età lavorativa.
- Potenziamento della formazione e della crescita professionale continua all’interno delle amministrazioni.
- Maggiore attenzione al welfare integrativo e alla partecipazione sindacale, con il mantenimento dell’Organismo paritetico per l’innovazione.
Trattativa lampo: chiusura in tre riunioni
A differenza di altre trattative più lunghe, il rinnovo del contratto dei dirigenti delle Funzioni Locali si è concluso in appena tre riunioni e in un mese di confronto.
Un risultato che, come sottolineato dal presidente dell’Aran Antonio Naddeo, «dimostra che la continuità della contrattazione è un fattore determinante sia per i dipendenti che per le amministrazioni».
Soddisfazione per la firma è stata espressa anche dal ministro della Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo. «Con questo rinnovo si completa il quadro delle Funzioni Locali e possiamo avviare a breve la nuova tornata contrattuale 2025-2027», ha dichiarato.
Ora il testo passa agli organismi di controllo per le verifiche finali prima della sottoscrizione definitiva.



