Il rinnovo del CCNL medici e dirigenti sanitari 2022-2024 entra nella fase finale e il 18 novembre potrebbe essere il giorno della firma.
Ma la trattativa resta attraversata da tensioni profonde, perché agli aumenti illustrati dall’Aran si affianciano le critiche durissime della Fp Cgil, che continua a denunciare una perdita reale non colmata. A complicare il quadro c’è anche il recente rinnovo dei dirigenti degli enti locali, con incrementi persino superiori a quelli previsti per i medici.
Aran: aumenti medi da 491 euro con un incremento del 7,27%
Nell’incontro di inizio ottobre, il presidente dell’Aran, Antonio Naddeo, ha presentato la cornice economica complessiva.
Le risorse disponibili – comprese quelle aggiuntive – ammontano a 1.200 milioni di euro, pari a un incremento del 7,27%. Secondo le stime Aran, questa dotazione consentirà di riconoscere aumenti medi pari a 491 euro al mese per 13 mensilità.
Una cifra che rappresenta il valore medio complessivo e che, se confermata nell’intesa finale, segnerebbe uno dei rinnovi più rilevanti degli ultimi anni per la dirigenza medica.
Fp Cgil: “Inflazione al 17%, si perde oltre il 10% di potere d’acquisto”
La Fp Cgil non condivide l’ottimismo della controparte. L’inflazione del triennio 2022-2024 ha raggiunto circa il 17%, e il sindacato ritiene che l’aumento del 7,27% non basti a compensare un divario destinato a diventare strutturale.
La perdita reale stimata sarebbe infatti superiore ai 10 punti percentuali.
Un arretramento che, secondo la Fp Cgil, “cristallizzerebbe per sempre l’impoverimento dei medici”, proprio dopo gli anni del Covid e nonostante l’enorme carico di lavoro ancora presente.
A novembre aumenti e arretrati per il personale sanitario non dirigente
Mentre la trattativa per i medici entra nella fase finale, il personale sanitario non dirigente – infermieri e tecnici – riceverà a novembre gli arretrati previsti dal proprio rinnovo.
Per la dirigenza, invece, tutto dipenderà dal 18 novembre: una data decisiva, ma non scontata, perché la Fp Cgil potrebbe non firmare.



