Aperta ufficialmente il 29 settembre è durata pochi giorni la «chiamata veloce» per docenti alla ricerca dell’inserimento a tempo indeterminato. La chance riguardava coloro che sono nella graduatoria ad esaurimento e la domanda doveva essere indirizzata in un’altra regione, con disponibilità di posti così ottenere una cattedra a tempo indeterminato.
Tuttavia secondo quanto si legge su Il Sole 24 Ore di oggi la “finestra” delle assunzioni si è rivelato un flop tra gli insegnanti:
“Secondo le ultime stime della Cisl Scuola su 84.808 posti autorizzati per essere coperti a tempo indeterminato, con la procedura ordinaria delle immissioni in ruolo (50% Gae, 50% concorsi) ne sono andate a buon fine appena 24.534, vale a dire il 29% (si veda Il Sole 24 Ore del 29 agosto). Quasi 60mila posti da coprire ed è impossibile che ci si riesca con la “call veloce” introdotta quest’anno. I tempi supplementari delle assunzioni voluti dalla ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, che consentono ai precari desiderosi di conquistare il ruolo di spostarsi dalla propria regione (restando però 5 anni nella scuola di titolarità), si sono conclusi martedì”.
(Nella foto la Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina)