Dopo l’uscita della circolare dei Ministeri del Lavoro e della Salute sulla nuova definizione di lavoratori fragili, attesa in questa fase per consentire agli Istituti scolastici di gestire al meglio questa fase di avvio dell’anno scolastico, ci si è posti ancora una volta la domanda di quali sono per davvero i settori di attività maggiormente a rischio diffusione del contagio.
Prova a stilare un primo elenco oggi il quotidiano Il Mattino in Edicola che, con il supporto scientifico del Prof. Carlo Signorelli ordinario di Igiene dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, individua quattro luoghi in particolare.
Questo si legge sulle colonne del giornale napoletano.
Logistica e distribuzione merci con “corrieri, fattorini, operatori impegnati nello smistamento e nella consegna dei pacchi, spesso non solo si contagiano, ma se asintomatici possono addirittura essere responsabili della trasmissione del virus”.
“I lavoratori, dunque, che sono più a rischio sono senz’altro quelli della filiera alimentare, dai mercati ai mattatoi. Ed è proprio in questi ultimi luoghi che si sono infatti verificati diversi focolai”.
A seguire i Servizi di trasporto: “autisti, cassieri, bigliettai, potrebbero incorrere nel rischio di contagio, proprio perchè nell’arco dell’orario di lavoro sono frequenti assembramenti, code agli sportelli, con conseguente sovraffollamento dei locali”.
Ed infine chi lavora col Turismo dei pubblici esercizi “operatori addetti alla ristorazione: dai pub, ai bar, ai ristoranti, ai club”. Il punto, spiega il Prof. Signorelli, è che “le persone per mangiare o bere, ovviamente, la mascherina non la indossano e quindi, se positivi, possono benissimo trasmettere il contagio”.