A partire da lunedì in molte Regioni di Italia si ritornerà a scuola. Molte sono ancora le incertezze e, ancor prima di iniziare, si pensa a come affrontare eventuali inevitabili contagi tra studenti. Difatti, in caso di quarantena forzata a causa della positività di uno o più compagni di classe del figlio, il Governo ha previsto l’introduzione in favore dei genitori di nuove misure quali congedi straordinari retribuiti al 50% e, in alternativa, diritto a periodi di smart working in modo da gestire in casa la presenza di figli minori.
L’acceso al congedo è però possibile solo fino al termine dell’anno e ha una dote finanziaria limitata, a metterlo in evidenza è il quotidiano economico Il Sole 24 Ore in edicola oggi:
“Questo beneficio può essere riconosciuto solo per periodi compresi entro il 31 dicembre 2020, ed è in ogni caso soggetto a un limite massimo di spesa (50milioni di euro), raggiunto il quale l’Inps non prende in considerazione ulteriori domande.”
Come il diritto allo smart working, il congedo può essere riconosciuto a un solo genitore, e non spetterebbe se l’altro lavora in modalità agile o non lavora. Sta di fatto che il Governo ha posto dei limiti temporali e finanziari alla misura: durante il question time di oggi al Senato la Ministra ha confermato che lo stanziamento di 50 milioni di euro “risulterebbe tale da garantire, secondo una stima previsionale, la copertura per circa 50.000 casi con riferimento a lavoratori dipendenti del settore privato”.
In caso di ripresa significativa del numero dei contagi non è dunque da escludere che l’esecutivo sia costretto a rifinanziare lo strumento per consentire all’Inps di soddisfare tutte le domande.
Manuel Baldi