HomeCronaca sindacaleDana Graziano. Serve rispetto degli accordi e un approccio negoziale diverso

Dana Graziano. Serve rispetto degli accordi e un approccio negoziale diverso

In data 22 ottobre 2020, su richiesta delle Organizzazioni sindacali, si è riunito il Coordinamento nazionale di Dana Graziano, alla presenza dei massimi livelli aziendali, per proseguire il confronto sulla condizione aziendale, tenuto conto della pandemia e dello scenario nazionale e internazionale.

L’incontro è stato aperto dalla Direzione aziendale che ha comunicato che a causa dell’incertezza, dovuta all’emergenza Coronavirus, vi è un ritardo nell’elaborazione del budget complessivo e ha illustrato una serie di slide sul processo di organizzazione aziendale e sulle ricadute sul territorio nazionale, sugli investimenti finalizzati a garantire la sicurezza, per il miglioramento del processo produttivo anche alla luce della variabilità e della caratteristica della domanda di mercato e ha sottolineato l’esigenza di ridurre ulteriormente gli sprechi.

Il management ha illustrato una slide specifica sul valore tendenziale dell’Ebitda, mettendo in evidenza la contrazione, rispetto alle previsioni, e dichiarando che tale contrazione non è in linea con le aspettative degli azionisti.

Per quanto riguarda lo stabilimento di Luserna, l’azienda ha dichiarato che ulteriori comunicazioni, circa la condizione di difficoltà, saranno fornite nel giro di 3/4 settimane.

Infine, tenuto conto della variabilità del mercato, dei picchi e dei flussi della domanda, la Direzione aziendale ha chiesto una maggiore collaborazione finalizzata a soddisfare le richieste dei clienti con la dovuta rapidità ed efficacia.

La delegazione della Fiom ha espresso un giudizio articolato su tutti i punti illustrati nelle slide, più specificatamente:
    1. Per la Fiom è indispensabile proseguire il confronto, con il coordinamento nazionale, per avere un quadro d’insieme sullo stato di salute dell’azienda su tutto il territorio nazionale. Tale discussione va fatta, migliorando il sistema delle relazioni sindacali, rispettando i compiti e le funzioni dei vari livelli dell’organizzazione. Ragion per cui sarà necessario convocare, nel minor tempo possibile, specifiche riunioni di livello territoriale e aziendale per capire come l’evoluzione del mercato e l’applicazione del piano industriale impatta sulla condizione dei lavoratori e degli stabilimenti. La discussione nel coordinamento nazionale è complementare e non sostitutiva del confronto con le Rsu aziendali, che hanno la titolarità negoziale su determinati temi, a partire dall’organizzazione del lavoro, turnazioni e lavoro straordinario.
    2. Con riferimento al quadro macro, tenuto conto della dimensione Dana Italia, che è cosa diversa dal perimetro Dana Graziano (ex Oerlikon) considerato il problema delle acquisizioni e delle possibili sovrapposizioni, la Fiom ha dichiarato di avere l’esigenza di costruire nuove modalità di confronto per capire quali siano le strategie complessive del gruppo in Italia. A tal proposito, si è comunicato all’azienda di aver messo in moto un processo riorganizzativo, a partire dalla convocazione di una riunione, con tutti i segretari generali riconducibili al perimetro Dana, per analizzare la condizione complessiva, elaborare una proposta, di relazioni sindacali, in linea con il contratto nazionale, in materia di diritto di informazione, su temi rilevanti per la condizione dei lavoratori.
    3. La Fiom ha chiesto al management aziendale maggiore disponibilità alla mediazione, nel rapporto con le Rsu e le strutture territoriali, sui temi del rispetto degli accordi e delle consuetudini, con riferimento al sistema premiante, in materia di stabilizzazione dei lavoratori precari, sui temi dell’inquadramento professionale, per i quali serve un confronto serio e serrato, per costruire accordi formali, in grado di allineare la condizione di tutti i lavoratori alle disposizioni contrattuali e normative.
    4. Considerando la delicatezza della fase, tenuto conto della difficoltà a rinnovare il Ccnl, considerato il prezzo salariale pagato dai lavoratori, che hanno subito la decurtazione dello stipendio a causa della cassa integrazione e che subiranno un ulteriore ripercussione sul premio di risultato, per la Fiom serve un approccio negoziale diverso che produca la distribuzione del sacrificio, anche a carico degli azionisti, che si ponga l’obiettivo di migliorare la condizione retributiva, per consentire ai lavoratori e alle rispettive famiglie, di vivere con la dovuta dignità.
    5. Per quanto riguarda il PdR e la sua scadenza, prima del confronto con la direzione aziendale è necessario fare una riunione unitaria per stabilire i tempi e le modalità di confronto con la direzione aziendale medesima.
    6. È stato richiesta la riconvocazione del coordinamento nazionale, entro il mese di dicembre 2020, per analizzare l’evoluzione della situazione aziendale in tutti i suoi aspetti di carattere generale.

Sarà cura delle strutture sindacali territoriali e delle Rsu aziendali organizzare, nel minor tempo possibile, specifiche assemblee per informare sull’andamento del confronto,  con la direzione aziendale, sia a livello aziendale, sia a livello nazionale.

Fiom-Cgil nazionale

Roma, 23 ottobre 2020

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Fonte: fiom-cgil.it

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