I punti chiave del Decreto Ristori che oggi sarà approvato dal Consiglio dei Ministri, salvo proroghe dell’ultima ora, sono riportati su Il Sole 24 Ore di oggi in edicola.
Il quotidiano economico anticipa che gli indennizzi, a fondo perduto, a favore delle attività economiche colpite dal mini-lockdown, perchè rientranti nei settori considerati “non essenziali”, saranno diversi a seconda dell’entità del danno stimato sulla base delle ore di chiusura e in considerazione delle attività di vendita consentite. Si legge di:
“ristoro al 100% (coefficiente 1) delle somme già incassate con il Dl rilancio riservato agli esercizi e alle attività che con la chiusura alle ore 18 possono provare a contenere le perdite e comunque lavorare (pasticcerie o gelaterie); 150% (coefficiente 1,5) per chi ha subito un danno parziale, come i ristoranti, che a pranzo sono aperti e la sera possono lavorare con il servizio di asporto; 200% (coefficiente 2) per i più danneggiati, ossia quelle attività costrette a chiudere (cinema, teatri, palestre, piscine, sale giochi, scommesse o bingo, centri termali, centri benessere e fiere); 400% (coefficiente 4) per quelle attività che erano state chiuse anche prima del nuovo Dpcm anche alla luce dell’impennata dei contagi registrata durante le vacanze (sale da ballo e discoteche)”.
Dunque riceverrano un ristoro fino a 2 volte in più di quello ricevuto a maggio/giugno le attività come cinema, piscine, palestre, ecc., costrette a una chiusura integrale. Mentre riceveranno sostanzialmente lo stesso ristoro (il 100% di quanto ricevuto tra maggio e giugno) attività come pasticcerie e gelaterie, ma anche pizzerie al taglio e paninoteche, che – secondo il Governo – avranno un danno solo relativo in quanto possono comunque continuare a fare servizio d’asporto dopo le 18.
Il calcolo è stato effettuato sulla base dei volumi d’affari mensile delle imprese e attività interessate dal provvedimento.
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