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Bonus 600 euro stagionali “esclusi”, per INPS non ci sono domande accolte [ESCLUSIVA]

E’ una lunga storia quella del Bonus per i lavoratori a tempo determinato del settore Turismo e Stabilimenti balneari. E’ una lunga storia che va avanti da marzo. E sembra non avere fine.

Dopo due decreti legge (Cura Italia e Rilancio) che avevano escluso questi lavoratori da ogni Bonus perché – semplicemente – avevano un contratto di lavoro a tempo determinato dove non c’era scritto “stagionale”, nonostante avessero una scadenza prestabilita e fossero assunti presso aziende con i codici Ateco del turismo, era finalmente intervenuto il decreto interministeriale del 13 luglio 2020 a seguito di un interessamento in prima persona della Ministra del Lavoro Nunzia Catalfo.

Col decreto di luglio il Bonus 600 euro per i mesi di marzo, aprile e maggio veniva esteso anche a questi lavoratori. Successivamente a partire dall’11 agosto l’Inps apriva la procedura on-line sul proprio sito, per l’inserimento delle domande dei lavoratori (per approfondire clicca qui).

Da allora il silenzio. Molti lavoratori si sono rivolti a TuttoLavoro24.it con l’obiettivo di avere quante più informazioni possibili. La nostra Redazione nelle scorse settimane ha più volte contattato l’Inps Centrale di Roma cercando di saperne di più sui tempi di pagamento e i motivi dei ritardi, ricevendo solo risposte che suonavano così “ci stiamo lavorando”, “stiamo verificando i numeri, abbiamo avuto molte richieste”. Nulla di fatto dunque.

In attesa di ogni esito, soprattutto con riguardo alle singole domande, una risposta concreta sullo stato di lavorazione del Bonus 600 euro (per tre mensilità) da parte dell’INPS ce la dà la Relazione tecnica al Decreto Ristori in vigore dal 29 ottobre. Si tratta della relazione che contiene i numeri e i dati sulla sostenibilità finanziaria dei provvedimenti, elaborata dai tecnici ministeriali dietro il supporto dei tecnici Inps.

Come si può leggere dal documento che segue, in corrispondenza della voce “Lavoratori a tempo determinato del Turismo” c’è scritto che le domande previste dall’Inps sono 170.000 e che – vedi l’asterisco (*) – per questi lavoratori “non si rilevano domande accolte”.

In altri termini, a distanza di quasi 3 mesi dall’avvio della procedura telematica Inps (11 agosto), l’Istituto non è in grado di dire quante domande sono state accolte. A questo punto sorge anche il dubbio – più che lecito – che le domande non siano state lavorate e, ancor più grave, che il Bonus 600 euro non sia stato erogato a nessuno oppure erogato solo ad una minima parte dei lavoratori a tempo determinato del turismo e degli stabilimenti termali che hanno fatto domanda.

Nei prossimi giorni torneremo a chiedere all’Inps maggiori chiarimenti rispetto a queste affermazioni contenute nella Relazione tecnica nonchè sulla situazione dei ritardi che tiene col fiato sospeso centinaia di migliaia di lavoratori.

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