Il Governo starebbe già in azione per un ulteriore decreto Ristori, dopo il primo entrato in vigore il 29 ottobre e il bis approvato dal Consiglio dei Ministri nella notte tra venerdì e sabato.
Lo riferisce il quotidiano La Stampa in edicola oggi in cui si legge di “un possibile decreto ter” per estendere ancor di più gli indennizzi – da non escludere la formula del Bonus erogato dall’Inps – ai soggetti finora esclusi, soprattutto tra i lavoratori autonomi e professionisti:
“gli ultimi a protestare sono agenti di commercio, consulenti finanziari, altri lavoratori autonomi finora esclusi. Durante la prima ondata dei contagi, la scorsa primavera, si scelse una strada semplice e allo stesso iniqua: un bonus a favore di tutti i titolari di partita Iva. Seicento o mille euro sono stati abbastanza per alcuni, niente o troppo per altri, un’indecenza per chi ha redditi a sei cifre e nonostante questo non si è fatto scrupoli a chiedere il sussidio. Il governo non vorrebbe ripetere quell’esperienza, a meno di non modulare l’aiuto in base ai redditi. La vice del Tesoro Laura Castelli e i Cinque stelle propongono di tenere conto dei cali di fatturato, il ministro Roberto Gualtieri è molto cauto” per via degli equilibri di bilancio.