Nelle regioni arancioni e rosse vige il divieto di spostamento da un comune all’altro. Le associazioni di categoria delle imprese spingono perchè questa regola non valga per i parrucchieri, attività artigianali con clientela fissa, che si trovano in una situazione critica in quanto, in base al Dpcm, sarebbero costretti a perdere i clienti provenienti da altri comuni. Ma sulla questione regna ancora molta confusione.
E così a livello comunale e provinciale gli artigiani si stanno muovendo per far trovare una soluzione diversa. Ad esempio a Pescara e a La Spezia le Confartigianato locali hanno chiesto al Prefetto di riconsiderare la situazione e di valutare anche la tutela dell’interesse economico aziendale, oltre che alleggerire le sanzioni verso i clienti che si recano fuori comune per farsi tagliare i capelli.
In altre parole al locale organo di Governo è stato chiesto di adottare la stessa linea dei Prefetti di Brescia e Sondrio che hanno consentito lo spostamento fuori dal comune per i clienti di un parrucchiere (nell’autocertificazione il cliente dovrà indicare che lo spostamento viene realizzato per raggiungere il proprio acconciatore di fiducia).
Diversamente i parrucchieri si troverebbero costretti a dover chiudere senza però poter accedere al contributo a fondo perduto previsto dal Decreto Ristori, in quanto attività non chiusa da un Dpcm.