“E un giorno l’inevitabile accadde” scrive il popolare quotidiano argentino El Clarin annunciando la morte del campione del mondo di calcio Diego Armando Maradona.
Maradona il 30 ottobre aveva compiuto 60 anni. E’ morto nella sua casa del quartiere San Andrés, dove risiedeva da qualche giorno dopo essere stato sottoposto ad un delicato intervento alla testa.
Di Maradona non si ricorderanno solamente le prodezze e i gol realizzati sul rettangolo verde tra il Napoli e la sua Nazionale, ma anche la sua storia di vita ricca di umanità e sensibilità verso i poveri, gli ultimi e i lavoratori. Perchè umili erano le sue origini.
Durante la scorsa primavera, con l’avvio delo lockdown mondiale seguito all’emergenza epidemiologica, era stato uno dei primi a rinunciare a parte del suo stipendio per proteggere i lavoratori della squadra che allenava, il Gimnasia La Plata. Aveva inoltre sottolineato che i tagli, pur necessari ai Club per andare avanti nella fase di blocco di ogni competizione sportiva, non sarebbero dovuti avvenire in maniera lineare: «Molte persone hanno bisogno di questo stipendio per vivere» aveva dichiarato allora al quotidiano argentino «Olé».