Gli effetti delle finestre pensionistiche, tra cui in particolare Quota 100, nel corso del 2021 potrebbero farsi sentire anche nel mondo della Scuola che sarà in grado di offrire nuovi posti di lavoro agli aspiranti insegnanti.
Lo annuncia il quotidiano Il Sole 24 Ore in edicola oggi:
“Sui 27.592 insegnanti in uscita il prossimo 1° settembre, ben 4.754 si trovano in Lombardia (il 17,23%). Nelle sei regioni del Nord (oltre alla Lombardia, consideriamo Veneto, Piemonte, Liguria, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna) andranno in pensione, complessivamente, 12.209 insegnanti, il 44,25% del totale. Con un’ipoteca molto pesante in termini di cattedre scoperte-posti vacanti-supplenti da nominare che è possibile intravedere sin d’ora in vista del prossimo anno scolastico. Il primo, si spera, dell’era post-Covid. Specialmente al settentrione dove si concentra oltre il 60% dei vuoti d’organico (coperti da un prof nominato a tempo determinato). Basta tornare indietro di due mesi. Su circa 85mila autorizzazioni ad assumere professori, ne sono andate deserte oltre 66mila. Solo in Lombardia le cattedre non assegnate sono state 16mila e altri 7.500 vuoti hanno colpito sia il Piemonte sia il Veneto. Il risultato è stato un boom di supplenti che, complice l’organico straordinario legato alla pandemia, ha superato le 200mila unità”.