Via libera alla detassazione dei contributi e delle indennità erogati a lavoratori autonomi e alle imprese “in via eccezionale” a causa dell’emergenza sanitaria da COVID-19. Lo prevede un emendamento al Decreto Ristori approvato dalle commissioni Bilancio e Finanze del Senato, il quale dovrà essere esaminato dall’Aula del Senato.
Ad evidenziare la notizia è Il Sole 24 Ore in edicola oggi:
“Questi aiuti, recita l’emendamento approvato venerdì notte, «non concorrono alla formazione del reddito imponibile ai fini delle imposte dirette e del valore della produzione ai fini Irap, e non rilevano ai fini del rapporto sugli interessi passivi». Il fisco, insomma, decide di dimenticarsi di questi sostegni, a patto che siano stati introdotti ex novo per l’emergenza sanitaria e non siano semplici estensioni di strumenti già in vigore”.
Dunque, con la legge di conversione del Decreto legge 137/2020, potrebbe essere approvato dall’Aula uno specifico articolo, il quale disporrà che i contributi e le indennità di qualsiasi natura erogati a seguito dell’emergenza epidemiologica non concorrono alla formazione del reddito imponibile ai fini dell’imposizione diretta e dell’Irap. Tuttavia molti di tali contributi, già al momento dell’emanazione dei provvedimenti specifici, erano stati esclusi dalla tassazione, ma il legislatore, al fine di applicare un principio di equità e togliere qualsiasi dubbio, ha ritenuto opportuno introdurre una specifica norma a valenza “interpretativa”.
(In foto il Ministro dell’Economia Roberto Gualtieri)