L’annuncio arriva da Il Sole 24 Ore in edicola oggi. Il Governo starebbe valutando ulteriori mosse sul fronte degli ammortizzatori sociali covid19 per le piccole aziende, quelle che in base alla Manovra 2021 sono – per ora – garantite con 12 settimane di Cig da qui al 30 giugno ma che utilizzandole “di fila” arriverebbero ad esaurirle al 31 marzo.
Ecco quanto si legge sul quotidiano economico:
“La cassa integrazione d’emergenza potrebbe allungarsi di altre 18 settimane, ma solo nella componente in deroga, appannaggio quindi dei settori, non coperti dagli ammortizzatori ordinari, ancora in crisi e con una prospettiva più lenta di uscita dagli effetti della pandemia. L’intervento allo studio dei tecnici dei ministeri del Lavoro e dell’Economia, anticipato domenica su questo giornale, riguarderebbe il commercio, le piccolissime imprese non artigiane sotto i 5 dipendenti (a regime non coperte neppure dal Fis), il turismo, la ristorazione. Forse le fiere e i congressi e una fetta della cultura, ad esempio, gli spettacoli dal vivo”.
Dunque ulteriori 18 settimane di ammortizzatori sociali in deroga, che si aggiungerebbero alle 12 oggi previste, ma solo per quelle piccolissime aziende che farebbero più fatica a risalire la china dopo la crisi epidemiologica.
La notizia porta con sé una novità che riguarderebbe le aziende artigiane fino a 5 dipendenti fino ad oggi coperte dal Fondo Artigiani – FSBA ma che secondo quanto si apprende, potrebbero “finire” nel sistema della Cig in deroga.
(In foto la Ministra del Lavoro Nunzia Catalfo)
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