“La riapertura delle scuole a macchia di leopardo non piace al ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia”, scrive oggi il quotidiano Avvenire in edicola.
Secondo il Ministro infatti seppur si tratti di scelte legittimamente motivate dalla preoccupazione di un rialzo dei contagi Covid19 devono però avere anche delle conseguenze logiche e di buon senso. Quali?
Ad esempio “chi sposta in avanti l’apertura delle scuole allora deve spostare anche la riapertura delle altre attività – ha ricordato Boccia – . Se si sposta l’apertura delle scuole a fine gennaio e si mantiene l’apertura dello sci il 18, c’è qualcosa che non va”.
Dunque le Regioni che praticano questa scelta “sono avvisate”. Il Governo vuole che sia data priorità alla Scuola. E’ chiaro il riferimento a Veneto e Friuli Venezia Giulia che – insieme alle Marche – hanno deciso di far slittare l’apertura delle Scuole superiori al 1° febbraio.
Il Ministro della Salute Roberto Speranza – secondo quando riporta il quotidiano vicino al Vaticano – è pronto ad emanare un’ordinanza ”in tal senso”. Probabile dunque un ennesio slittamento dell’apertura degli impianti dopo il 18 gennaio.