Il giorno 8 gennaio 2021, in modalità telematica, si è tenuto un incontro delle Organizzazioni sindacali dei metalmeccanici e delle telecomunicazioni con la direzione di TIM.
Nel corso dell’incontro, la direzione di TIM ha illustrato lo stato della “gara” per l’assegnazione delle attività sulla “rete secondaria” alle imprese di rete, circa una ventina a cui si aggiungono un’altra decina di imprese cosiddette di “backup”.
La direzione di TIM ha affermato che si tratta di un programma di sviluppo della fibra, dai cabinet alle abitazioni e agli uffici, che garantisce mediamente il raddoppio dei volumi di attività a fronte di una sostanziale stabilità delle tariffe riconosciute. Inoltre, hanno aggiunto i dirigenti di TIM, i contratti per il “rame” sono vigenti fino al dicembre 2021 e saranno prorogati di un anno o di due sulla base delle determinazioni delle imprese appaltatrici.
Per questo, ha proseguito la direzione di TIM, oltre ai parametri tecnici e a quelli economici, per l’assegnazione dei lotti, si è introdotto un ulteriore parametro sulle performance delle “aziende” in termini di puntualità e efficacia degli interventi. Sarà previsto anche un momento di verifica dell’andamento economico dell’appalto, così da compensare eventuali sovraccosti o risparmi effettivamente registrati.
Nel corso dell’incontro, le organizzazioni sindacali hanno espresso le loro preoccupazioni per il processo di transizione dal “rame” alla “fibra” per i potenziali impatti occupazionali sui lavoratori: si tratta quindi di predisporre un piano di formazione e addestramento per gli addetti, predisponendo strumenti di accompagnamento alla pensione dei lavoratori più anziani, in genere meno professionalizzati.
Inoltre, abbiamo chiesto con fermezza che la gestione della gara e delle assegnazioni si svolga evitando effetti di dumping contrattuale a danno dell’occupazione.
Per questi motivi, pur apprezzando il dialogo diretto con il committente TIM e anche la disponibilità a proseguire con questo tipo di incontri, le Organizzazioni sindacali ritengono sempre più necessaria la convocazione di un tavolo con la presenza del Ministero dello Sviluppo Economico e con quello del Lavoro per avere maggiori certezze nella definizione delle politiche di sviluppo del settore, in termini di sostegno agli investimenti, alla formazione e anche al ricambio generazionale degli addetti, accompagnando gli anziani alla pensione e assumendo nuove professionalità.
Fim, Fiom, Uilm Nazionali
Fistel, Slc, Uilcom nazionali
Roma, 8 gennaio 2021
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Fonte: fiom-cgil.it