“Il nuovo Dpcm, a quanto si apprende da fonti di Palazzo Chigi, permette di recarsi nelle seconde case anche fuori Regione“.
E’ quanto scrive Ansa.it in una news in cui si fa presente che il testo del decreto che entra in vigore proprio oggi – 16 gennaio – disciplina che “è comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione” e, a dispetto del decreto sulle misure per le festività natalizie non è specificato il divieto degli spostamenti verso le seconde case ubicate in altra Regione.
La notizia è stata riportata anche dal Corriere della Sera che cita fonti di Palazzo Chigi, da cui confermano che «per abitazione si intende dunque anche una seconda dimora, anche in affitto, che si trovi in una regione in fascia gialla, arancione o rossa. L’unico limite riguarda il fatto che potrà spostarsi soltanto il nucleo familiare».
Resta in essere il divieto di spostamento verso altra Regioni per ogni altro tipo di spostamento che non sia per motivi di necessità, lavoro, studio o salute.
FUORI REGIONE SOLO PER RAGGIUNGERE LA “DIMORA”
La dimora non trova una specifica definizione di legge se non in negativo. L’articolo 43 del codice civile dà una definizione di residenza intendendola come la ”dimora abituale”.
“Se ne ricava – scrive Il Sole 24 Ore – che la dimora, distinta dalla residenza, è quella temporanea. Si tratta del luogo in cui una persona si trova momentaneamente per un certo periodo di tempo” e “non per una visita turistica di pochi giorni”.
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