La soluzione per i 2,8 milioni di lavoratori che guadagnano meno di 9 euro lordi l’ora? La Ministra del Lavoro Nunzia Catalfo ne è convinta: introdurre un salario minimo orario per legge che intervenga in tutti quei casi in cui il contratto collettivo non riesce a garantire una “retribuzione dignitosa”. Sulla questione – da sempre cavallo di battaglia della Catalfo – è tornata ieri, nel corso di un’audizione alla commissione Lavoro del Senato.
Ulteriori particolari li aggiunge il Corriere della Sera in edicola oggi:
“La ministra ha sottolineato che incontrerà imprese e sindacati e che l‘iniziativa si muove in linea con l’azione della commissione europea. Insomma, niente forzature, assicura Catalfo: «È mia intenzione proseguire gli incontri con le parti sociali e con le forze politiche di maggioranza per giungere quanto prima a un testo condiviso, che anticipi, in sostanza, l’attuazione degli obiettivi che verranno indicati con la direttiva dal legislatore».
Dunque l’obiettivo è chiaro, portare i salari a 9 euro l’ora per tutti. Ma su questo la Ministra vuole prima acquisire il consenso delle parti sociali, prim’ancora di dare seguito dalla Direttiva europea.
