Dagli inizi di gennaio ormai è ripartita la trattativa, sospesa durante le vacanze natalizie, per il rinnovo del contratto collettivo nazionale dei Metalmeccanici.
I prossimi incontri tecnici sono fissati per il 2, 3 e 4 febbraio e vedranno come argomento principale la questione degli aumenti salariali, tema sul quale le parti hanno già avuto modo di confrontarsi, ma anche “scontrarsi” tra il mese di ottobre e novembre scorsi quando furono proclamati lo stato di agitazione e una giornata di sciopero.
Dalle colonne del Corriere della Sera, in edicola oggi, si apprende infatti che “scoglio principale era e resta quello della enorme distanza di partenza tra imprenditori e sindacati sugli aumenti salariali. La Federmeccanica guidata da Alberto Dal Poz ha proposto 65 euro in tre anni di cui solo una parte sui minimi. Fim, Fiom e Uilm invece erano partite chiedendo 145 euro. Inevitabile quindi che la tre giorni di confronto si concentri sulla questione salariale. I sindacati sono determinati a strappare un aumento superiore ai 100 euro. Una via d’uscita potrebbe essere quella di allungare la durata del contratto nazionale dai tre ai quattro anni”.
Dunque i sindacati punterebbero ad un aumento salariale di 100 euro, la ”carta vincente” potrebbe essere quella di prevedere tranches di aumento si 4 anni anzichè 3. La sensazione è che i sindacati non intenderanno chiudere il rinnovo senza un aumento a tre cifre.