AGI – Un aumento salariale di 100 euro per il terzo livello e di 112 euro per il quinto livello sui minimi contrattuali, per il periodo che va dal 1° gennaio 2021 al 30 giugno 2024, in quattro tranche. E’ quanto prevede l’accordo tra Federmeccanica-Assistal e Fim, Fiom e Uilm, per il rinnovo del contratto di 1,5 milioni di lavoratori metalmeccanici.
Un contratto che arriva dopo 15 mesi di trattative, nel pieno dell’emergenza sanitaria e della crisi di governo, che dovrebbe infondere fiducia sulla ripartenza del Paese.
L’aumento retributivo è un compromesso tra i 145 presenti nella rivendicazione della piattaforma sindacale del 2019 e i 65 offerti dalla controparte datoriale, che però ha ottenuto un allungamento della vigenza contrattuale. I sindacati sono riusciti ad avere l’aumento “a tre cifre” sui minimi, condizione che avevano posto alla ripresa della no stop cominciata martedì nella sede di Confindustria.
Gli aumenti saranno di 25 euro quest’anno, 25 a giugno 2022, 27 a giugno 2023, 35 a giugno 2024. A questi si sommano i 12 euro di Ipca sui minimi da giugno 2020 per effetto dell’ultrattività dovuta alla struttura del Ccnl precedente.
Sul fronte del welfare, confermati i 200 euro l’anno di flexible benefit; l’innalzamento per Cometa (il Fondo di previdenza integrativa) al 2,2% dal 2022 per gli under 35.
Sulla parte normativa, il risultato più rilevante è la riforma dell’ inquadramento professionale, fermo al lontano 1973, con il superamento del primo livello a partire dal 1 giugno del 2021: migliaia di lavoratori passeranno così nell’attuale secondo livello.
L’accordo stabilisce poi il rafforzamento delle relazioni industriali, con i diritti di informazione, confronto e partecipazione; il riconoscimento della formazione e del diritto soggettivo alla formazione. Viene inoltre introdotta la clausola sociale sugli appalti pubblici. Attenzione poi al tema della salute e sicurezza e al contrasto alla violenza contro le donne. Tra le novità, un impegno delle parti a definire norme sul lavoro agile entro la stampa del testo contrattuale.
La firma del contratto è stata salutata come un fatto dal significato “straordinario e positivo” dalla segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan, non solo per la parte economica, “che non è cosa di poco conto di questi tempi”, ma per il rafforzamento della partecipazione, del confronto, della contrattazione.
Per il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, si tratta di “una grande iniezione di fiducia nel futuro” una vittoria dei lavoratori e del sindacato che credono nell’insostituibile funzione del contratto nazionale. Un risultato tanto più eccezionale se si considera la difficilissima fase che il Paese sta attraversando”.
Di “grande risultato per le lavoratrici, i lavoratori e per tutto il Paese” parla Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, secondo cui si tratta di “un investimento sul lavoro di qualità e sul futuro del sistema industriale dell’Italia”.
Secondo il leader della Uilm, Rocco Palombella, “oggi i metalmeccanici fanno la storia rinnovando il miglior contratto degli ultimi anni”; la leader della Fiom Francesca Re David lo definisce un “risultato straordinario” e Roberto Benaglia, segretario generale Fim, sottolinea la profonda valenza per il Paese.
Grande soddisfazione anche da parte datoriale: “In un momento di difficoltà, per l’emergenza sanitaria e la crisi politica, il senso di incertezza non poteva essere alimentato dalla mancanza del contratto di 1,5 milioni di lavoratori metalmeccanici: confido che sarà un elemento caratterizzante della ripresa del Paese”, afferma il presidente di Federmeccanica, Alberto Dal Poz, convinto che “in questa fase avere elementi di certezza sia quanto di più importante per le aziende, i lavoratori e il Paese”.
Di grande risultato e di grande senso di responsabilità dalle imprese parla infine il presidente di Assistal Angelo Carlini, secondo cui il contratto rappresenta da un lato il consolidamento di tutti gli elementi positivi emersi dal rinnovo del 2016 e dall’altro l’introduzione di elementi di novità rilevanti a partire dalla nuova concezione dell’inquadramento professionale.
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Fonte: agi.it