Aumento dei mutui “in sofferenza”. Questo dicono i dati bancari che fotografano la situazione conseguente all’emergenza pandemica che parlano di un aumento di 40 punti base delle sofferenze che si conferma in due trimestri.
Cassa integrazione, incertezze lavorative di ogni tipo, calo degli affitti, licenziamenti, calo delle commesse sono tra i motivi principali di questo tracollo che fanno emergere le difficoltà di alcune categorie di lavoratori. Ne parla Il Sole 24 Ore in edicola oggi:
“Un altro segnale di deterioramento della domanda arriva dalla percentuale di richieste di mutui che arrivano, sul totale, da parte dei lavoratori a tempo indeterminato. Ormai siamo arrivati alla quasi totalità del campione, ovvero il 93%. È il segnale che per partite Iva e lavoratori autonomi, complice il crollo dei fatturati legati al Covid e alle complicanze legate ai ristori, la capacità di superare un’istruttoria bancaria in questo momento ai fini dell’erogazione di un mutuo si è ridotta al lumicino”.