Ieri dopo il giuramento del nuovo Governo guidato da Mario Draghi c’è stato il passaggio di consegne con il Premier “uscente” Giuseppe Conte (in foto). Ora, come da prassi costituzionale, il Governo dovrà ottenere la fiducia dei due rami del Parlamento: calendarizzato per il 17 febbraio alla Camera e il 18 febbraio al Senato. Si tratta, quello del voto di fiducia, di un mero passaggio formale visto che Draghi potrà contare su un’ampia maggioranza che va da LeU fino alla Lega.
Tra i primi dossier che avrà sul tavolo il nuovo Governo c’è il quello che riguarda i ristori con un atto, il Decreto Ristori 5, già pronto ormai da più di venti giorni ma che attende di essere preso in mano dal nuovo Governo.
Ne parla Il Sole 24 Ore in edicola oggi:
“I ristori saranno al centro di quella che si prospetta come la prima «manovra Draghi», finanziata con i 32 miliardi di deficit aggiuntivo approvati a gennaio dal Parlamento per alimentare gli aiuti all’Economia, il rifinanziamento della Cig Covid, i nuovi fondi a sanità (vaccini compresi), scuola ed enti territoriali e per coprire i 6,7 miliardi del superammortamento uscito dal Recovery (come anticipato sul Sole 24 Ore del 14 gennaio; si veda anche il servizio a pagina 7). Ma anche se il decreto dovesse essere approvato nelle prossime due settimane, i tempi tecnici per far arrivare concretamente i soldi alle imprese e ai commercianti schiacciati dalla crisi rischiano di non essere brevi”.
Dunque tra tempi “istituzionali” e passaggio delle consegne, nonchè l’esigenza dei nuovi Ministri di valutare i documenti, secondo Il Sole 24 Ore ci vorranno circa due settimane per l’approvazione del Decreto Ristori 5.