Con un post su Facebook l’ex Ministra del Lavoro Nunzia Catalfo ha “ufficialmente” comunicato il suo addio al Ministero di via Veneto, che da ieri è guidato dall’on. Andrea Orlando.
“Ho servito lo Stato con il massimo impegno in un momento storico molto difficile per il nostro Paese. Ho cercato di fare tutto il possibile e anche a volte l’impossibile per aiutare lavoratori e famiglie” ha detto al Catalfo.
Con il “saluto” l’ex Ministra ha ancora ribadito alcuni punti importanti delle prossime azioni di Governo sostenuto anche dal M5S di cui lei è parte: salario minimo, ammortizzatori sociali per tutti e conferma del reddito di cittadinanza.
“Non si può e non si deve consentire che ci siano lavoratori che prendano retribuzioni così basse da portarli sotto la soglia di povertà. Bisogna riconoscere la dignità del lavoro e questo lo si fa approvando il salario minimo” ha puntualizzato la pentastellata.
E poi la riforma degli ammortizzatori sociali, sulla quale la Catalfo aveva creduto negli scorsi mesi affidando a un team di esperti l’incarico di elaborare una proposta. “Va portata avanti nel più breve tempo possibile una riforma che dia uno strumento universale in grado di coprire tutti i lavoratori, anche quelli delle microimprese“, ha puntualizzato riferendosi alle imprese del commercio e turismo fino a 5 dipendenti, ora escluse dalla cig.
“È necessario, inoltre, – ha detto concluso la Catalfo – assicurare piena continuità e realizzazione al Reddito di cittadinanza. Se l’Italia è riuscita a contenere l’impatto sociale ed economico della pandemia è anche grazie a questa riforma il cui ruolo è e sarà determinante per garantire la ripresa del nostro Paese”. Su questo l’ex Ministra, che è considerata la “madrina” del Rdc sin da quando sedeva tra i banchi del Parlamento, si impegna a proseguire la sua azione politica da parlamentare.