Tra i vari progetti lasciati dal Conte-bis su cui il nuovo governo Draghi, ora esecutivo a tutti gli effetti, dovrà intervenire, figura anche quello dell’assegno unico da attribuire alle famiglie italiane con figli minori di 21 anni. Secondo quanto previsto inizialmente, questo bonus avrebbe dovuto essere erogato già a partire dal 1° luglio di quest’anno, tanto da essere finanziato con 5 miliardi di euro dalla Legge di Bilancio per il 2021.
Tuttavia i piani sembrano essere cambiati, e la data di inizio estate si allontana sempre di più.
Lo sottolinea Il Sole 24 Ore, in edicola oggi, affermando che “Il dossier è fra quelli che possono contare sul maggior grado di continuità perché nel cambio di Governo al ministero per la Famiglia è tornata Elena Bonetti (Iv). Questo è senza dubbio un vantaggio, ma è evidente che la traduzione pratica dell’idea dell’assegno unico non potrà viaggiare in piena autonomia senza coordinarsi con i progetti più generali di revisione del sistema fiscale”.
A confermarlo è anche lo stesso premier Mario Draghi, che nel suo discorso al Senato prima del voto per la fiducia, ha chiaramente spiegato che “non è una buona idea cambiare una tassa per volta“.
Questo potrebbe dunque significare che il progetto assegno unico 200€ dovrà attendere oltre il 1°luglio 2021 per vedere la luce e sarà quindi avviato con tempi più lunghi rispetto a quanto previsto.