Dopo una palese disparità di trattamento che dura da mesi, sostanzialmente dall’apertura dell’anno scolastico, Governo e Parlamento sembrano voler mettere di nuovo mani al tema dei congedi parentali Covid erogati dall’Inps nell’ottica della sua estensione ai genitori finora esclusi.
Beneficio che finora ha visto tagliati fuori tutti i lavoratori autonomi e i lavoratori dipendenti genitori di figli che frequentano fino alla prima media: dalla seconda media a salire sono previsti sono nel caso di provvedimenti di chiusura delle scuole per attivazione della fascia rossa.
Lo si apprende da Il Sole 24 Ore in edicola oggi:
“Al momento, la norma è in costruzione: da quanto si apprende ne potrebbero beneficiare, come in passato, i genitori di figli under14 in caso di ricorso alla didattica a distanza legato all’emergenza sanitaria. Il congedo, retribuito al 50%, durerebbe l’intero periodo di quarantena del figlio minore, e può essere richiesto da uno solo dei due genitori. «La disposizione dovrà valere dal 1° gennaio in modo da non lasciare periodi scoperti – ha spiegato la presidente Serracchiani (Presidente della Commissione Lavoro della Camera, ndr) -. Mi auguro che il governo affronti anche un altro tema, estremamente delicato, vale a dire l’immediata vaccinazione delle madri immunodepresse con figli in quarantena». Sul tema si è impegnata, nei giorni scorsi, anche Elena Carnevali della commissione Affari sociali della Camera”.