Addio al Decreto Ristori 5. La nuova strategia comunicativa di Palazzo Chigi decide di dare uno stop alla serie dei Decreti Ristori avviata dal Governo Conte, nel segno della discontinuità con le precedenti politiche.
Lo annuncia il quotidiano La Stampa in edicola oggi:
“Il governo Draghi avvia una nuova fase per aiutare le attività economiche e il lavoro alle prese con la crisi provocata dal coronavirus. E il decreto cambia nome. Non sarà il Ristori 5, ma il Dl Sostegno. Conterrà misure per il lavoro – come una ulteriore estensione della Cig Covid – e fondi per le categorie più colpite dalle chiusure. Ma ci sarà anche una ulteriore proorga dei pagamenti delle cartelle esattoriali: lo stop all’invio scade domenica”.
Dunque il Decreto Ristori 5 cambia pelle e c’è da aspettarsi che cambi pure la sostanza degli interventi che conterrà. Perchè se la strategia comunicativa del nuovo Governo mira a chiudere col passato per indicare agli italiani nuovi obiettivi, non è da escludersi che ci si avvii – come svelato dallo stesso Mario Draghi nei giorni scorsi – verso politiche legislative non più fatte di sussidi ma di sostegno verso coloro che saranno in grado di sopravvivere all’emergenza pandemica e rilanciarsi.
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