Lo prevede la bozza del Decreto Sostegno allo studio del governo Draghi, secondo quanto riportano diverse fonti di stampa a partire dall’Agenzia AGI. Ma andiamo per ordine.
CARTELLE FISCALI
Il documento contiene alcuni ipotesi di intervento che dovrebbero rientrare nel provvedimento di sostegno all’economia, come la sospensione fino al 30 aprile – ovvero l’attuale termine della conclusione dello stato d’emergenza – dell’invio di nuove cartelle e pagamento della ‘rottamazione ter’ e ‘saldo e stralcio’ e lo stralcio per le cartelle di 5.000 euro comprensivo di sanzione e interessi dagli anni 2000 al 2015.
RISTORI
Chi ha avuto modo di leggere la bozza del Decreto Sostegno sostiene che ristori dovrebbero essere erogati alle imprese e partite Ive, compresi i professionisti, che abbiano registrato la perdita del 33% della media mensile del fatturato del 2019 raffrontata con la media mensile del fatturato 2020.
Si va verso l’eliminazione del codice Ateco come criterio di riconoscimento dei contributi a fondo perduto. In questo modo sarebbero erogati a tutte le imprese.
Lo schema ipotizzato prevede della fasce di indennizzo:
- del 30% per le imprese e partite Iva con un fatturato fino a 100 mila euro annuo;
- del 25% per le imprese e partite Iva con un fatturato da 101 mila a 400 mila euro annui;
- del 20% per le imprese con un fatturato da 401 mila a 1 milione euro l’anno;
- del 15% per le impre e partite Iva con un fatturato da 1 a 5 milioni di euro l’anno.
Per la prima volta si starebbe ancora valutando un indennizzo anche per le start up.
Per l’erogazione dei ristori, la bozza introdurrebbe una nuova piattaforma gestita da Sogei. L’obiettivo del governo, si legge nel documento, è di erogare i primi indennizzi dopo 10 giorni ed entro il 30 aprile il totale.
Fonte: Agi.it