Oggi il Governo incontrerà gli esperti del Cts che insieme al Ministero della Salute sono convinti che vada impresso un ulteriore giro di vite perchè il contagio non si arresta e ieri c’è stata una pericolosa impennata dei ricoveri.
Inasprimento delle regole che può significare l’attivazione di una “zona rossa nazionale” nei weekend sulla base del modello messo in campo nel periodo natalizio e l’anticipo del coprifuoco alle 20/21.
Il quotidiano Il Mattino in edicola oggi ipotizza che oltre alle dette misure possa essere introdotto un nuovo sistema per l’attivazione delle zone rosse regionali e locali:
“Sul tavolo del Cts e della Cabina di regia sono presenti varie ipotesi di intervento. Quella più gettonata riguarda l’aumento delle zone rosse che potrebbero essere istituite saltando la lunga procedura prevista al momento che interviene sulla base di dati vecchi di 7/10 giorni. In sostanza la fascia rossa scatterebbe sulla base dei dati raccolti un paio di giorni prima dalle Regioni e non più su quelli validati dall’Iss ma che risalgono alla settimana precedente“.
Dunque se venisse modificato il sistema di attivazione delle zone rosse le regioni “cadrebbero” in lockdown – tale è infatti la situazione nelle zone rosse – nel giro di 2 giorni dalla verifica dei dati dei contagi e ricoveri, e non più dopo 7/10 giorni.
”L’altra ipotesi su cui si lavora – aggiunge il quotidiano napoletano – è la serrata dei negozi almeno dove sono chiuse le scuole”. E’ cosa nota da giorni infatti che il contagio si diffonde soprattutto tra i più giovani, che non evitano occasioni di contatto fuori dagli orari della Dad.
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