“Per i lavoratori autonomi e i lavoratori impegnati in prima linea nel contrasto all’epidemia come le forze dell’ordine e i lavoratori del settore sanitario e sociosanitario, stiamo lavorando per reintrodurre la corresponsione di uno o più bonus per l’acquisto di servizi di baby-sitting o servizi educativi”.
Lo ha detto la ministra per le Pari opportunità e la Famiglia Elena Bonetti riferendo al question time alla Camera.
LAVORO AGILE: SOSTEGNO LEGISLATIVO
Per i lavoratori è in arrivo anche un supporto legislativo per facilitare il ricorso al lavoro agile, come già accaduto nel primo lockdown. “Nel Dl Sostegno – continua la Ministra – la prima misura riguarda la possibilità per i genitori lavoratori dipendenti di svolgere la prestazione di lavoro in modalità agile per tutto o parte del periodo corrispondente ai giorni di sospensione dell’attività didattica in presenza del figlio convivente minore di anni 16“.
LAVORO AGILE: QUALE ALTERNATIVA?
La Bonetti fa sapere che il Governo intende offrire anche un’alternativa ai lavoratori che non possono ricorrere allo smart working. “In caso di impossibilità a ricorrere al lavoro agile, verrà riconosciuto ai genitori di figli minori di anni 14 il diritto a un periodo di congedo straordinario, con indennità pari al 50% della retribuzione, sempre per il periodo di sospensione dell’attività didattica in presenza o per la quarantena del figlio”, conclude la Bonetti.
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