Si è parlato nei giorni scorsi di una proroga della NASpI e Dis-Coll nel Decreto Sostegni.
Più precisamente di un “potenziamento della Naspi, con l’ipotesi di riconoscere “una tantum” ai beneficiari con i sussidio in scadenza per non lasciarli all’improvviso senza reddito (per un costo di quasi 1 miliardo)“. Così scriveva Il Sole 24 Ore. Una soluzione, questa, che taglierebbe fuori tutti coloro che hanno già cessato di percepire la NASpI, come ad esempio gli stagionali che da mesi attendono un segnale di attenzione da parte delle istituzioni poichè se la stagione è stata magra il periodo di indennizzato dall’Inps lo è stato di più.
Ulteriori dettagli su cosa sia in cantiere nei palazzi governativi per offrire un “ristoro” a tutti i lavoratori, che per assenza di requisiti non possono beneficiare di altri strumenti di sostegno al reddito (oltr alla NASpI e Dis-Coll, anche Rdc, Cig, ecc), arrivano da ilfattoquotidiano.it che in una news scrive che il decreto di prossima emanazione “conterrà anche un considerevole rafforzamento del reddito di emergenza mediante l’innalzamento della soglia massima dell’ammontare del beneficio per coloro che vivono in affitto e la garanzia dell’accesso al beneficio anche ai disoccupati che hanno terminato, tra il 1° luglio 2020 e il 28 febbraio 2021, la Naspi o la Dis-Coll e non godono di altri strumenti di sostegno al reddito“.
Dunque niente proroga NASpI o Dis-Coll per i lavoratori stagionali o le altre categorie di lavoratori che hanno già esaurito le mensilità Inps. Questo dovrebbe prevedere tra qualche giorno il Decreto Sostegni.
Per coloro che dal 1° luglio 2020 al 28 febbaio 2021 hanno terminato NASpI e Dis-Coll ci potrebbe essere invece l’accesso diretto al Reddito di emergenza, che secondo quanto circolato nei giorni scorsi dovrebbe essere di tre mensilità.
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