Il ministro del Lavoro Andrea Orlando, in un’intervista fatta da Radio anch’io, ha individuato le quattro priorità previste nell’agenda politica. Il governo punta a gestire l’emergenza riguardante gli ammortizzatori sociali e le politiche attive del lavoro, due punti ai quali si aggiungono il problema della disoccupazione femminile e delle vaccinazioni sui luoghi di lavoro.
Sul tema ammortizzatori sociali in particolare, il ministro ha confermato che la proroga della cassa Covid procederà in parallelo con il blocco dei licenziamenti.
Secondo quanto riporta Il Sole 24 Ore in edicola oggi:
“Sono in arrivo nel decreto legge Sostegni ulteriori 28 settimane di cassa integrazione per l’emergenza Covid, gratuita per le imprese dei settori che ricorrono all’assegno ordinario o alla cassa in deroga, da utilizzare nel periodo compreso tra il 1 aprile e la fine dell’anno, come anticipato dal Sole 24 Ore; se utilizzeranno le settimane di Cig consecutivamente, queste imprese si troveranno ad inizio ottobre con la cassa terminata, altrimenti potranno spalmarla fino al 31 dicembre. Fino ad ottobre, comunque, non potranno licenziare. Discorso diverso per le imprese che utilizzano la cassa integrazione ordinaria (industria, edilizia); in questo caso la proroga della cig Covid è di 13 settimane da utilizzare nel periodo dal 1 aprile al 30 giugno, giorno in cui finirà il blocco dei licenziamenti”.
Siamo dunque di fronte a due situazioni differenti. Per quanto riguarda i settori non coperti dalla cassa integrazione ordinaria – per esempio artigianato, commercio e turismo – è prevista una proroga della cassa Covid che va oltre il 30 giugno e potrebbe potenzialmente coprire il periodo da aprile fino alla fine dell’anno.
Per i settori dell’industria e dell’edilizia la proroga della cig Covid avrà una scadenza più breve, di 13 settimane, e terminerà il 30 giugno insieme al blocco dei licenziamenti.