Dopo Pasqua scade il decreto Covid che sta regolando la vita di milioni di famiglie e imprese. A breve sono quindi attese le nuove scelte politiche che potranno portare ad una proroga delle restrizioni attualmente in essere oppure ad un allentamento, che potrebbe significare ridare una boccata d’ossigeno specie a quelle attività come bar e ristoranti che negli ultimi mesi si sono alternate tra periodi in giallo (restando aperti al pubblico fino alle 18) e arancione/rosso (chiusura totale, limitando la vendita solo all’asporto e al delivery), ma che dall’ultimo decreto sono state collocate nelle sole fasce arancione e rossa. I parametri da zona gialla, infatti, fanno comunque scattare le restrizioni della zona arancione.
Secondo quanto riporta il quotidiano La Stampa in edicola oggi il decorso del periodo pasquale non porterà nulla di nuovo per queste attività economiche:
“Draghi ha deciso di rinviare ogni decisione politica ad un vertice con i partiti all’inizio della prossima settimana, quando consolidati i numeri di questi giorni. La curva dei contagi fa meno paura di due settimane fa, quella dei morti e dei ricoveri, più lenta a registrare la minor progressione dei malati, è invece preoccupante. A Palazzo Chigi c’è chi azzarda uno scenario: l’approvazione di un decreto fotocopia che permetta di far cambiare colore prevalente della cartina d’Italia da rosso ad arancione, escludendo ancora per un paio di settimane la possibilità delle Regioni di essere tinte di giallo. Dunque ristoranti ancora chiusi, niente mobilità fra le Regioni, coprifuoco a livello nazionale dalle 22″.
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