L’Assegno unico e universale per i figli fino a 21 anni di età dovrebbe partire dal 1° luglio. Lo prevede la Legge di Bilancio 2021 che ha finanziato la spesa e lo ha fatto “al buio” perchè ancor oggi manca la legge delega. Legge delega – fortemente sposorizzata dalla Ministra della famiglia Elena Bonetti (in foto) – che rischiava di slittare in fondo al calendario dei lavori del Senato, se non fosse che negli ultimi giorni con un’intesa tra i partiti, i capigruppo del Senato hanno deciso di anticipare i tempi al 30 marzo.
Lo fa sapere il quotidiano Avvenire in edicola oggi sulle cui colonne si legge:
“d’altra parte, se si vuole rispettare l’obiettivo di mandare a regime l’assegno unico dal primo luglio, non c’era altra scelta che accelerare sull’ultimo voto parlamentare. Anche perché, trattandosi di una legge delega, il lavoro da fare è ancora molto. Vanno scritti, di concerto tra Mef, Famiglia e Welfare, i decreti legislativi. E gli stessi devono tornare nelle commissioni competenti di Camera e Senato, chiamate a esprimere un parere entro 30 giorni. Solo dopo questo complesso iter l’assegno unico diventerà realtà. E a partire dall’auspicato voto finale del 30 marzo, mancheranno appena 94 giorni all’entrata in vigore della riforma”.
Dunque mancano poco più di tre mesi per concludere l’intero iter legislativo, che si annuncia ancora molto lungo tra passaggi governativi e – di nuovo – quelli parlamentari. Vedremo nelle prossime settimane se gli obiettivi politici del Governo di far partire l’erogazione dell’Assegno dal 1° luglio 2021 saranno raggiunti, sapendo che sarà necessario imprimere un significativa accelerazione.
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