È arrivato in questi giorni il via libera da parte del Senato sull’approvazione del disegno di legge riguardante l’assegno unico per i figli minori di 21 anni di età, punto principale del Family Act. Inizialmente si trattava di 250 euro assegnati alle famiglie per ogni figlio a partire dal settimo mese di gravidanza ai 21 anni. Tuttavia questa cifra potrà essere ridimensionata a causa della mancanza di fondi (per approfondire clicca qui). Non solo, il provvedimento “Assegno unico” andrà a sostituire tutta una serie di misure introdotte in precedenza per aiutare le famiglie con figli a carico.
A dare a notizia è Il Sole 24 Ore, in edicola oggi, sul quale si legge che “Il provvedimento, a copertura del quale sono previsti 20 miliardi, prevede il graduale superamento o soppressione di misure vigenti come il bonus bebè, il premio alla nascita o all’adozione, il Fondo di sostegno alla natalità, le detrazioni Irpef per i figli a carico, gli assegni per il nucleo familiare”. Continua poi parlando dell’importo economico: “L’ammontare dell’assegno viene stimato in 250 euro ma verrà definito nell’ambito delle risorse disponibili. Per centrare l’obiettivo mancano per l’anno in corso circa 800 milioni. L’importo dell’assegno è maggiorato dal terzo figlio in poi e senza limiti d’età per i figli disabili. È invece più basso dalla maggiore età”.
Sembrerebbe dunque che chi beneficerà dell’assegno unico 250 euro non potrà però far affidamento su tutte le misure attualmente in vigore, che verranno di fatto eliminate.
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