Non è bastato l’endorsement di Mario Draghi di qualche giorno fa rivolto al Roberto Speranza, utile a ribadire la sua fiducia verso l’uomo che ha guidato il sistema sanitario nei mesi dell’emergenza, per blindare la sua poltrona di Ministro della Salute. Poltrona che inizierebbe a vacillare dopo le critiche di Salvini e la Lega dei giorni scorsi che chiedono ogni giorno un cambio di passo.
Speranza viene visto come l’ultimo baluardo della linea rigorista alla lotta al virus, che va ‘abbattuto’ (politicamente, si intende) per arrivare alle riaperture delle attività economiche. E’ visto come ‘mister chiusure’. Lettura comune sia alla politica che alla piazza. Le proteste di ieri nei dintorni di Montecitorio infatti hanno preso di mira soprattutto il Ministro della Salute, con cori dai toni tutt’altro che leggeri come dimostra questo video in esclusiva di TuttoLavoro24.it: per visualizzarlo clicca qui.
A confermare questo scenario è anche quanto si legge sul quotidiano Il Mattino in edicola oggi:
“Con estrema rapidità Draghi ha allontanato Arcuri, cambiato il capo della Protezione civile e ridotto il Comitato tecnico scientifico nella composizione e nel potere mediatico. L’unico rimasto al suo posto è il sottosegretario Sileri ed ora potrebbe toccare a Speranza per il quale è partita la caccia ad un ruolo, in Europa o nell’Organizzazione mondiale della Sanità, in modo da rendere più facile il cambio di passo. Per ora non si hanno certezze sulle volontà del ministro tanto meno sul possibile successore”.
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