Dopo più di un anno dalla diffusione della pandemia nella nostra penisola, una cosa è certa: gli italiani, anche quelli che magari all’inizio erano più a favore di misure restrittive, adesso sono stanchi delle continue chiusure e limitazioni. Una prova ne sono le proteste e le manifestazioni che questi giorni si stanno riversando su Roma chiedendo una data certa per la riapertura definitiva di attività come bar e ristoranti.
Richiesta sempre più pressante anche nella stessa compagine di governo, dove sono in molti a chiedere una spinta affinché si ritorni gradualmente alla normalità. Proprio in questi giorni, infatti, si riunirà la cabina di regia per analizzare i dati della settimana e fissare un calendario per le riaperture.
Ne parla il Corriere della Sera, in edicola oggi, sulle cui colonne si legge che “Non ci sono ancora dettagli, né certezze, perché tutto dipenderà dai dati dei prossimi giorni, ma è ormai chiaro che dai primi di maggio ci sarà una graduale riapertura sia delle attività di ristorazione, sia delle attività all’aperto, probabilmente anche di quelle sportive e culturali. Se il governo sembra intenzionato a prorogare lo stato d’emergenza per altri due mesi, dunque sino a fine giugno, tutti ormai parlano di maggio come del mese decisivo per un graduale ritorno alla normalità“.
Sembrerebbe dunque quasi certo che maggio sarà il mese di svolta per tutte le attività economiche rimaste chiuse da più di un anno (come palestre, piscine, cinema e teatri) e per quelle obbligate prima a chiudere, poi a riaprire e poi di nuovo a chiudere (come negozi, bar e ristoranti) che stanno ancora aspettando ristori adeguati.
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