Il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli ha rilasciato un’intervista al quotidiano La Stampa in edicola oggi. A renderlo noto è un comunicato della stessa Confcommercio che riprende alcuni passaggi chiave delle parole pronunciate dal suo massimo rappresentante sui problemi del momento: riaperture e sostegni alle imprese.
Quanto alle riaperture delle attività commerciali, è evidentemente tema su cui l’organizzazione di piazza Belli punta molto perchè – sottolinea – “quando si spegne un’insegna viene meno un pezzo del futuro del Paese”. Obiettivo è dunque il superamento delle misure drastiche di contenimento al virus col ritorno alle zone gialle, ma anche, nel frattempo, l’erogazione dei ‘sostegni’ a fondo perduto per chi è stato costretto a rimanere con la serranda abbassata.
E proprio sui ‘sostegni’, non più dunque ‘ristori’, che Sangalli si sofferma per sottolineare il superamento della vecchia impostazione voluta dal Governo Conte che prevedeva supporti selettivi in base ai Codici Ateco, che il Governo Draghi ha dunque accantonato:
«Il passaggio dai `ristori” ai “sostegni” registra l’archiviazione del sistema dei codici Ateco ed è un bene. Ma resta molto da fare per indennizzi che siano, al contempo, più adeguati e più inclusivi e che tengano conto sia delle cadute di fatturato che dei costi fissi. Per questo occorre procedere al più presto ad un nuovo e robusto scostamento di bilancio. Perché servono decisamente più risorse. per interventi per le locazioni commerciali alle moratorie fiscali e creditizie, dalle utenze alla Tari”.
Quanto, invece alle forme più animate di protesta che hanno visto molti ristoratori ed esercenti scendere in piazza, il 12 aprile a Roma, sotto il cappello del gruppo “Io Apro”, la nota di Confcommercio rivela , a sorpresa, che in quelle ore “c’era anche Sangalli, presidente di Confcommercio, in una delle piazze di Roma dove i commercianti si erano ritrovati per protestare. A 84 anni ha voluto guidare imprenditori e esercenti”.
Rispetto agli episodi di violenza e scontri con le forze di polizia che si sono registrati, Sangalli però ci tiene a sottolineare nell’intervista che la sua organizzazione è stata ed è «per il rispetto sempre e comunque della legalità. E lo abbiamo dimostrato in tutti questi mesi, in ogni angolo del Paese. Anche perché crediamo nel dialogo e nella proposta per sostenere concretamente gli imprenditori che sono allo stremo».
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